È il giorno del tavolo per il contratto istituzionale di sviluppo (Cis). Con qualche probabilità oggi il Molise potrà tornare da Roma con una prima graduatoria che indicherà quali dei 331 progetti già presentati potranno, in linea di massima, ricevere il via libera.
Contratto di sviluppo che vale ben 220 milioni in infrastrutture, valorizzazione del sistema turistico e nuovi percorsi per l’occupazione. Un’occasione da non sciupare per questa regione.
Il 13 giugno l’ultima riunione nella Sala Verde di Palazzo Chigi. In quell’occasione il tavolo presieduto dal premier Giuseppe Conte, i rappresentanti dei ministeri competenti e Invitalia avevano concesso qualche giorno in più alla città di Campobasso. Roberto Gravina aveva preso possesso di Palazzo San Giorgio solo da poche ore e la sua amministrazione voleva capire se c’erano margini di possibilità per aggiungere ulteriori progetti o presentare ex novo quelli già depositati: «per noi è la condizione ideale per poter partire presentando quell’insieme di progetti che abbiamo prontato e diffuso durante la campagna elettorale, sui quali stiamo già lavorando in maniera continua per perfezionarli» aveva dichiarato.
Al tavolo del governo convocato per le ore 12 ci sono i progetti che vedono coinvolti ben «centodieci comuni, cinque associazioni e consorzi, nove imprese, oltre la Camera di Commercio e l’Università», parafrasando il governatore della Regione Donato Toma.
«Siamo tutti fiduciosi, ma bisogna accelerare» è la speranza di Emilio Carosella, promotore del progetto dell’aviosuperfice. Per il comandante è tempo di «sapere quale sarà l’iter che Invitalia desidera seguire» sperando in un’accelerazione delle decisioni per ridare impulso a questa regione tenendo ben presente che l’attuale «situazione socio economica nazionale, ed in particolare locale, non ha più quel lusso denominato attesa».
Il suo progetto, d’altra parte, piace agli imprenditori molisani disposti, secondo l’indagine esplorativa condotta dalla Camera di Commercio, a partecipare direttamente alla costituzione di una società consortile per azione e gestione dell’aviosuperficie. Imprese, professionisti e associazioni di categoria la cui adesione è «in costante aumento». Adesioni a cui manca ancora la «pronuncia in merito di Confindustria» che Carosella spera possa arrivare ben presto. D’altronde ora per il comandante bisogna «letteralmente voltare pagina abbandonando quella lentezza che spesso ha caratterizzato la nostra Regione» fatta di «tante parole e pochi fatti».
Tra le altre proposte note presentate nel Cis ci sono poi i progetti di recupero e la valorizzazione dell’area dell’ex Roxy e un centro direzionale nella zona della cittadella dell’economia a Campobasso, ma anche la variante di Mignano, il collegamento infrastrutturale tra Termoli e Venafro e un progetto sui tratturi che vede coinvolti più comuni.
Di più non è dato sapere. I progetti, infatti, saranno noti nella loro completezza solo una volta pubblicata la graduatoria finale.

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