Forza Nuova respinge le accuse, anzi contrattacca: l’intento della campagna avviata in Emilia Romagna è «assolutamente lodevole».
Si assume l’onere della difesa in Molise Giustino D’Uva, candidato con FN alle scorse europee. L’obiettivo è condannare «una realtà spaventosa che sta emergendo in Emilia, tanto più perché perpetrata ai danni di inermi bambini», dice riferendosi all’inchiesta che ha coinvolto il sindaco dem di Bibbiano e i servizi sociali. I forzanovisti emiliani non conoscono le tradizioni del Molise e di Campobasso, dice D’Uva, volevano solo «effigiare un diavolo che brandisce un bambino e non certamente mancare di rispetto ad un evento religioso evidentemente ignoto agli autori del blitz».
Anzi, ribalta il punto di vista, la polemica per lui è «del tutto strumentale e imbastita da certa stampa e da una certa fazione politica di sinistra per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalla gravità dei fatti denunciati da Forza Nuova. Ovvero un ignobile e raccapricciante disegno, in nome del presunto diritto di coppie omosessuali ad avere figli, volto a privare delle famiglie e dei bambini molto piccoli della dignità che meritano». Infine, l’invito al sindaco Gravina e alla politica molisana: a concentrarsi «sui problemi seri del Molise, che sta progressivamente sprofondando tra disoccupazione, degrado, immigrazione violenta e sanità al collasso».

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