«Si presentò con garbo ed educazione, fu quella la prima impressione di Roberto. Voglio cogliere questa occasione per fare una riflessione ed un invito: credo che dovremmo tutti imparare a rispettare di più le persone che sanno lavorare, i professionisti che si mettono al servizio delle istituzioni, ma in vita, non soltanto quando ci lasciano».
Nella cerimonia all’ospedale Mazzini di Teramo, ieri, così il governatore Marco Marsilio ha reso omaggio a Roberto Fagnano, da due mesi direttore del dipartimento Salute dell’Abruzzo e prima manager dell’Asl teramana. Non il consueto commiato o commento, quasi un monito a che la politica che sceglie i manager – della sanità e in generale – ma pure le istituzioni e le comunità ne attestino concretamente il valore e il lavoro.
Dopo la cerimonia officiata dal vescovo Leuzzi, i tantissimi rappresentanti istituzionali e colleghi di Fagnano si sono stretti alla moglie Valeria, alla figlia Giulia e ai familiari dell’avvocato molisano la cui salma è poi partita alla volta del Molise, dove al cimitero di Ferrazzano è stata allestita ieri pomeriggio la camera ardente. Stamane alle 11 nella chiesta Mater Ecclesiae si terranno i funerali.
Stroncato da un infarto, Fagnano è scomparso martedì mattina. Aveva 56 anni. Al Mazzini hanno tentato di rianimarlo per oltre un’ora e un quarto, ma non c’è stato nulla da fare. Sgomento e dolore in Abruzzo, dove lavorava dal 2014, e in Molise dove era stato dg della Sanità fino al 2012 e dove viveva e manteneva rapporti solidi. A ricordarlo in queste ore, fra i tantissimi, il presidente del comitato San Timoteo Nicola Felice: «Ho perso un amico fraterno. Il Molise – così Felice – oggi ha perso un figlio che si è fatto onore anche oltre i confini territoriali. In tanti sentiremo molto la sua mancanza, tutti quelli che hanno avuto modo di conoscere e apprezzare le sue doti, ancor più di questi tempi che il nostro servizio sanitario regionale continua a vivere una grave crisi e di difficile soluzione, ora che la classe dirigente della sanità sembra voler programmare il servizio sanitario per alcune zone e specialistiche con possibili accordi con quello del vicino Abruzzo».
Giorgio Manes, sindaco di Montecilfone, lo ricorda come avvocato del Consorzio di Bonifica fino al 2010: «Persona preparata e a modo, sempre disponibile a risolvere le varie controversie. Lascia un vuoto incolmabile, purtroppo chi scompare improvvisamente ci lascia sgomenti e prostrati dal dolore».
Fagnano, è il messaggio dei consiglieri comunali del Pd di Campobasso – Trivisonno, Salvatore, Chierchia e Battista – «lascia di sé la più bella e grande eredità che una persona possa lasciare: un patrimonio di affetto, stima ed empatia che conserveranno per lui tutti coloro che hanno avuto il piacere di incontrarlo, per lunghi o brevi periodi, lungo il loro cammino».
Unimol «si associa al dolore della famiglia e al cordoglio del mondo istituzionale, molisano e abruzzese, per la prematura e improvvisa scomparsa dell’avvocato Roberto Fagnano, ricordandone il suo prezioso e lungimirante contributo alla nascita ed al ruolo della Facoltà di Medicina nel contesto regionale, le sue spiccate doti umane e professionali oltreché il suo impegno profuso nel periodo di docenza presso la scuola di specializzazione per le Professioni legali. L’Ateneo – si legge nel messaggio di via de Sanctis – è vicino, con particolare affetto, a Marcella e alla sua famiglia, in questo momento di profondo dolore, per la perdita del compianto fratello».
Alla moglie Valeria, alla figlia Giulia, alle sorelle Marcella e Michela, a tutti i familiari di Roberto Fagnano le più sentite condoglianze dei direttori e delle redazioni di Primo Piano Molise.

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