È appena uscito il libro “Chi ha paura della post-verità?” di Giovanni Maddalena e Guido Gili, docenti del corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università del Molise, edito da Marietti1820, una delle più antiche case editrici italiane.
Il libro è una guida al panorama della comunicazione attuale, di cui spiega gli antecedenti filosofici, sociologici e giornalistici, ed è un veloce, ma efficace riassunto delle pratiche quotidiane di distorsione dell’informazione: dagli “pseudo-eventi” (fatti creati appositamente per essere oggetto dell’attenzione dei media) ai “fattoidi” (fatti mai accaduti, ma che godono di larga pubblicità), dalla alluvione di sondaggi alla bulimia di parole che creano un vortice in cui i fatti diventano sempre meno visibili e comprensibili (bulimia di cui fa parte la sempre più praticata politica dell’annuncio, a cui spesso non segue nulla).
“Chi ha paura della post-verità” è un libretto agile e ricco di informazioni che, non a caso, è stato già utilizzato e recensito da testate nazionali come La Stampa, L’Espresso, Avvenire, il Foglio.
«Il libro spiega il fenomeno delle fake news, di cui tanto si parla, spesso male e a sproposito, mostrando come esse siano un fenomeno antico (inganni e menzogne sono sempre esistiti), ma al tempo stesso un fenomeno inedito che sfrutta le nuove condizioni create da internet, dalla globalizzazione e dalla presenza sulla scena comunicativa di nuovi soggetti sociali e politici, spesso considerati brutti, sporchi e cattivi – spiega il professor Gili, noto sociologo della comunicazione -. Inoltre il libro presenta un finale a sorpresa, più politico e culturale, che suggerisce una via d’uscita a una situazione delicata di aumento della distorsione sistematica della comunicazione, ormai avvertita da molti, anche da chi per anni, sia nella teoria sia in pratica, ha collaborato alla perdita di senso della realtà e della verità».
Il professor Maddalena, filosofo della comunicazione ed esperto di semiotica, aggiunge: «Presso l’Università del Molise si sta creando un gruppo di studiosi di comunicazione con idee originali, che emergono sia nell’analisi sia nelle proposte che compaiono alla fine del libro, ma che già si sono espresse in numerosi altri interventi e pubblicazioni. L’attenzione e i riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti dai docenti del corso di Scienze della comunicazione sono un indice dell’interesse di tali idee e proposte».

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