Dieci ordinanze del sindaco Massimo Caravatta non sono bastate per disciplinare in modo perentorio la sicurezza e l’ordine pubblico della Carrese, che avrebbe dovuto avere luogo lunedì prossimo 30 aprile, e così, torna lo spettro del 2015, quando in Basso Molise non si svolse nessuna delle tre Corse dei Carri. A pochi giorni dalla tragedia di Chieuti, nuova doccia fredda per gli appassionati di queste gare tradizionali. Il vice prefetto vicario Pigliacelli ha firmato una ordinanza di divieto dello svolgimento della Carrese di San Martino in Pensilis del 30 aprile prossimo, ai sensi dell’articolo 2 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Una nota inattesa e inaspettata, un provvedimento che raggela tutti gli ambienti istituzionali e carristici locali e che allarma anche le comunità di Ururi e Portocannone. L’ordinanza, al protocollo 4545 del Comune di San Martino, è stata indirizzata oltre che al sindaco Massimo Caravatta, anche al questore di Campobasso, al dirigente dell’Area III della Regione Molise e ai vertici provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco. «Si trasmette l’ordinanza con cui, ai sensi dell’articolo 2 del Tulps, è stato vietato lo svolgimento, della manifestazione denominata Carrese, programmata per il prossimo 30 aprile 2018, con preghiera di voler disporre affinché ne venga curata la notificazione al sindaco di San Martino in Pensilis e alla Regione Molise e ne venga assicurata l’esecuzione». Questo il testo inequivocabile di accompagnamento firmato dal vice prefetto vicario Pigliacelli. Secondo alcuni rumor che abbiamo sentito, pareva che le richieste della prefettura fossero impraticabili, tra queste anche il contributo di 50 steward e altre prescrizioni impossibili da allestire in così poco tempo. Bufera che ora si scatena sull’amministrazione Caravatta, che farà da parafulmine per la delusione degli appassionati. «Siamo in una situazione particolare è difficile gestire i sentimenti e la negazione della storia, ascoltare la gente e cercare di far comprendere la situazione non è facile», ci ha riferito un cittadino, che ha chiosato dicendo di non invidiare il sindaco. La tradizione comincia a vacillare. Intanto, si cerca di correre ai ripari, per evitare che nell’arco degli ultimi 4 anni la Carrese di San Leo venga annullata per la seconda volta. Per questo, associazioni, comitati e amministratori stanno lavorando a un ricorso da presentare al Tar Molise con massima urgenza, sperando di ribaltare il niet della Prefettura.

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