Manca ormai meno di un mese alla sfilata ‘invernale’ degli ingegni, l’evento clou che il Comune di Campobasso ha deciso di dedicare ad una data storica per la città: la nascita di Paolo Saverio Di Zinno. Lo scultore che ha dato lustro al capoluogo e lo ha reso famoso in tutto il mondo grazie ai suoi ‘quadri’ in movimento. Il 2 dicembre, in occasione del tricentenario della nascita del Di Zinno, i Misteri ‘usciranno’ dal museo di via Trento e attraverseranno le via del centro. Quali? Nessuno lo sa. Da Palazzo San Giorgio tutto tace. Non un programma, né il percorso della sfilata, (che dovrebbe essere più breve rispetto al Corpus Domini), non un impegno di spesa. Le uniche notizie ufficiose parlano di ‘riunioni’, ‘incontri’, ‘tavoli’ tra il Comune, la Regione e la Diocesi. I dettagli della manifestazione, che per altro dovrebbe coincidere con l’inizio del cartellone degli eventi natalizi, sono sconosciuti ai più. Ai campobassani, agli organi di informazione, ma soprattutto agli operatori del turismo e del commercio, coloro che più di tutti potrebbero beneficiare di un evento così importante e suggestivo.
Del resto in Italia il giro d’affari legato agli eventi natalizi è pari a 766 milioni di euro, con quasi 12 milioni di visitatori nei 556 mercatini di Natale sparsi lungo tutto lo Stivale.
Il primo appuntamento di questo tipo risale a 23 anni fa: era il 1990, quando a Bolzano si tenne il mercatino degli artisti artigiani, mentre solo vent’anni dopo si è sviluppato il mercatino di Natale come oggi tutti noi lo intendiamo.
Il successo di questa iniziativa ha poi contagiato velocemente diverse località: dall’Alto Adige al Trentino e, successivamente, in tutte le regioni italiane sono nati nuovi appuntamenti. Ogni anno aumenta infatti il numero delle località che organizzano, in maniera più o meno professionale, i mercatini di Natale: in alcuni casi l’evento dura poche ore, in altri invece anche due mesi. Ma ciò che più conta, per molte località, è il fatto di aver animato il centro con l’atmosfera tipica delle festività e di aver creato un ulteriore motivo di richiamo, con l’obiettivo finale di veder incrementare i fatturati di bar, ristoranti, negozi e alberghi.
Ebbene, quest’anno Campobasso unirà gli eventi natalizi alla sfilata dei Misteri: un unicum che potrebbe ‘attirare’ migliaia di visitatori se solo si mettessero in campo delle serie politiche di promozione, soprattutto al di fuori dei confini regionali. Il rischio è quello di lasciarsi sfuggire una ‘ghiotta’ occasione per mettere in vetrina il capoluogo e tutto il Molise, per rilanciare commercio e turismo, settori da anni alla canna del gas.
Una mission impossible, a quanto pare: a 28 giorni dall’evento ancora tutti brancolano nel buio.

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