La macchina organizzativa si è già messa in moto: tutto pronto per il secondo appuntamento del 2018 con la sfilata dei Misteri a Campobasso. Quest’anno, il 3 dicembre, ricorrono infatti i 300 anni dalla nascita dello scultore Paolo Saverio di Zinno, ideatore dei 13 Ingegni che ogni anno colorano e animano le strade della città. Proprio per rendere omaggio all’artista che ha dato il via a questa antica tradizione, il Comune di Campobasso ha deciso di rinnovare la magia della sfilata con un doppio appuntamento.
Al centro dell’iniziativa, in programma il prossimo 2 dicembre, una conoscenza più approfondita del ‘dietro le quinte’ della manifestazione ma anche il significato tecnico e spirituale che si cela dietro ogni quadro vivente.
A presentare i dettagli ieri mattina, nella sala consiliare di Palazzo San Giorgio, il sindaco Antonio Battista insieme al presidente dell’associazione “Misteri e tradizioni”, Liberato Teberino, gli assessori Lidia De Benedittis e Maripina Rubino, la presidente della Commissione Cultura Giovanna Viola e l’arcivescovo della diocesi di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini.
«È un evento importantissimo per la storia della nostra città – le parole del primo cittadino – in cui ricordiamo uno dei più grandi artisti del Molise. L’iniziativa tenta di rafforzare l’identità del nostro popolo e quell’orgoglio “sano” che da sempre ci lega alle tradizioni».
Per conferire un’atmosfera ancora più magica all’evento, l’Amministrazione ha deciso di anticipare l’accensione delle luminarie – che solitamente avviene l’8 dicembre – al giorno della sfilata. «Abbiamo cercato di creare un evento semplice, alla portata della città – aggiunge Battista – e, speriamo, capace di suscitare forti emozioni tra i campobassani e tra i tanti turisti che parteciperanno alle celebrazioni. Saranno inoltre presenti i sindaci di altri comuni fuori regione che, come noi, utilizzano macchine a spalla nelle processioni oltre ai funzionari provenienti da Roma e Parigi per valutare da vicino la nostra tradizione che mira a diventare patrimonio dell’Unesco».
Al centro delle celebrazioni, inoltre, una particolare attenzione sui materiali utilizzati dallo scultore nelle sue opere. «A di Zinno – spiega Teberino – va il merito di aver portato l’arte processionaria da Napoli al Molise utilizzando, nella sua opera scultorea, il legno come elemento leggero, materiale facilmente trasportabile. Ma nelle sue opere – spiega – sono presenti anche altre materie come la pasta vitrea utilizzata per gli occhi, elementi di stoffa per i vestiti e infine il metallo. Utilizzava infatti la sfoglia d’argento, soprattutto per le mani, per dare la giusta luminosità all’incarnato delle statue».
La seconda edizione 2018 dei Misteri non si svilupperà come di consueto nell’intera mattinata ma avrà ovviamente un percorso limitato che si articolerà nel seguente itinerario: alle 15 i Misteri, ‘spogli’ e portati a spalla, usciranno dal museo di via Trieste e percorreranno via Milano, via Roma e via De Attellis per giungere alle 15.15 davanti a Palazzo San Giorgio. Il primo Ingegno, quello di Sant’Isidoro verrà posizionato all’interno del primo arco (quello accanto alla chiesa della Libera ndr). A seguire, in ordine di processione, tutti gli atri Ingegni. L’unica eccezione riguarderà il Mistero di San Leonardo che verrà posizionato al centro dell’ingresso di Palazzo San Giorgio poiché necessita di uno spazio più ampio. Alle 15.30 verrà celebrata la santa messa nella chiesa della Libera a cura del vescovo Bregantini dedicata ai protagonisti dell’evento. Data la limitata capienza della chiesa, per permettere ai cittadini di assistere alla celebrazione, sarà predisposto un sistema di amplificazione in modo da raggiungere tutti i presenti in piazza. Intorno alle 16.15, poi, sarà la volta di uno degli aspetti più attesi dell’evento.
«Una volta terminata la messa – spiega Teberino – sveleremo alla cittadinanza il rito della vestizione dei protagonisti. Tutti potranno dunque assistere all’allestimento degli Ingegni che avverrà all’aperto sotto gli archi di palazzo San Giorgio».
L’evento clou della giornata, ossia la sfilata straordinaria, prenderà il via alle ore 17 e attraverserà le seguenti strade: viale Elena, via Verdone, Corso Vittorio Emanuele, per poi far rientro nella piazza e di nuovo davanti al Comune dove si terrà il discorso del sindaco Battista e la benedizione degli ingegni da parte dell’arcivescovo.
Come di consueto, massima attenzione sarà rivolta nei confronti dei bambini che rappresentano da sempre la priorità assoluta per tutti gli organizzatori. Ad accompagnarli, infatti, durante tutto il percorso, assistenza a 360 gradi e bevande calde.
Come accennato oltre all’aspetto tecnico ampio spazio verrà dedicato al significato spirituale e religioso dell’opera scultorea del di Zinno, come illustrato dall’arcivescovo Bregantini.
«Verranno distribuiti – soprattutto nelle scuole – circa 1000 libretti informativi, realizzati dalla diocesi e dall’Amministrazione, in cui verrà illustrato il significato tecnico ma anche spirituale e religioso di 16 statue realizzate dal di Zinno. Inoltre lunedì 3 dicembre, alle ore 18.30, in occasione del tricentenario, celebreremo la santa messa in Cattedrale alla quale seguirà alle ore 20 un concerto al teatro Savoia. È inoltre in corso di allestimento una mostra che vedrà esposte, fino al giorno dell’Epifania, 5 statue del di Zinno. Una seconda mostra, poi, verrà allestita in estate, tra maggio e giugno, in collaborazione con la Fondazione Molise Cultura e l’assessorato, per rendere omaggio alla bellezza di questo patrimonio artistico. Infine – conclude Bregantini – ricordiamo alla cittadinanza che già da un mese e mezzo è possibile visitare la mostra permanente delle statue del di Zinno esposta nel convento di San Giovanni dei Gelsi».
Il 2 dicembre, dunque, la città celebrerà l’artista, i suoi lavori e la sentita tradizione che negli anni coinvolge un pubblico sempre più ampio e devoto.
Per conoscere nel dettaglio i numerosi eventi collaterali alla manifestazione bisognerà attendere ancora qualche giorno.
SL

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