Il Conservatorio di Musica “Lorenzo Perosi” e la Fondazione “Giovanni Paolo II” insieme per migliorare la condizione psicologica e umana della Persone ricoverate e dei loro familiari attraverso la Musica.
L’iniziativa, che vede anche la collaborazione dell’Associazione di volontariato “Iris”, consiste in un ricco programma di eventi musicali: dai concerti d’orchestra alla musica da camera. Alcune iniziative avranno come destinatari privilegiati i pazienti, altre saranno aperte al territorio e chiunque sia interessato potrà partecipare. Naturalmente l’ingresso è libero e gratuito.
Sono 18 gli appuntamenti in programma, la stagione si aprirà domani (11 maggio 2017) alle ore 17, con il debutto di una nuova formazione del Perosi, l’Orchestra di fiati diretta dal maestro Romeo Petraccia e si concluderà il 15 giugno con l’Orchestra da camera diretta dal maestro Lorenzo Castriota.
Le due grandi formazioni si esibiranno nella sala “Crucitti” della Fondazione Giovanni Paolo II che ospiterà anche la stagione da camera con pianoforte. Tutti potranno partecipare.
Nei reparti di degenza, invece, si potranno ascoltare piccole formazioni di giovani studenti che con il loro slancio appassionato avranno il compito di trasformare le corsie in un vitale contesto di relazioni umane.
La musica assume la connotazione di strumento privilegiato della relazione, capace, attraverso il suo linguaggio profondo e immediato, di favorire il ricordo e le emozioni, di distrarre e di rilassare, di ricreare un ponte con il vissuto individuale e con l’esterno e di migliorare la qualità delle vita del paziente e dei suoi familiari durante la permanenza in ospedale. L’attività musicale favorisce e stimola la relazione anche con il personale curante, potendosi così proporre, allo stesso tempo, come strumento di miglioramento dell’ambiente lavorativo di quanti operano nella struttura.
L’ospedale “diventa” un luogo privilegiato anche per promuovere qualificate opportunità culturali, questi eventi si inseriscono nel ricco programma di iniziative sociali promosse dalla Fondazione, da sempre particolarmente attenta ai progetti orientati ad “umanizzare” la vita in ospedale.

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