Un paziente che in reparto registra un disservizio, un familiare che riceve un’informazione sbagliata da medici o infermieri. Risposte che gettano nel panico. Quando si entra in strutture sanitarie non si è tranquilli di default: anche una semplice visita di controllo mette ansia. È fisiologico. Per segnalare, quindi, qualsiasi disfunzione i molisani potranno utilizzare un numero verde dedicato, istituito con determina del 20 giugno a firma del direttore generale della Salute Lolita Gallo.
Lo ha illustrato lei insieme al presidente della Regione Paolo Frattura, che è anche commissario della sanità. Non uno strumento di controllo o che induce a ‘fare la spia’. Non è questo il senso, hanno detto. Piuttosto una misura di monitoraggio delle azioni di riorganizzazione che si stanno concretizzando. E, soprattutto, un metodo nuovo per comunicare con i cittadini, un’interfaccia fattiva e trasparente.
Il numero serve anche a chiedere informazioni su prestazioni e altro (non per prenotare) o proporre iniziative. L’attuazione è demandata alla società Buccivoice che gestisce il call center sanitario. Un report giornaliero consentirà ad Asrem e Regione di verificare quanto raccontato dagli utenti. «Non vogliamo restino solo segnalazioni o sterili polemiche. Vogliamo dare risposte», ha spiegato Gallo. Le strutture private sono equiparate al pubblico: si potranno segnalare problemi o suggerimenti anche in riferimento ai centri convenzionati.
I casi non resteranno sulla carta, ma non c’è intento punitivo riguardo al personale che anzi «va ancora una volta ringraziato» anche rispetto alle note carenze di organico che si sta cercando di cominciare a colmare con stabilizzazioni e concorsi. Lo ha rimarcato più volte il governatore. Certo, ha aggiunto, i tempi sono cambiati. Durante la trasmissione di Teleregione ‘Fuoco incrociato’ l’episodio più eclatante degli ultimi mesi da questo punto di vista: una signora chiama per lamentare di aver atteso ore al Pronto soccorso col figlio e di aver ricevuto da un medico il consiglio di rivolgersi in Abruzzo per il ricovero perché il reparto di Malattie infettive sta per chiudere. Cose di questo genere, ha portato ad esempio Frattura, possono essere segnalate al numero verde. In questi anni, ha raccontato, sono state numerosissime le segnalazioni giunte direttamente a lui. E in un momento delicato quale quello del riordino che si sta concretizzando si moltiplicano.
Ma la riorganizzazione sta anche guadagnando i primi risultati. Fra questi, la promozione di Bankitalia su più fronti per quanto riguarda la sanità. Intanto, l’azzeramento del debito che «ci dà la possibilità, per la prima volta dal 2008, di ridurre le aliquote regionali di Irpef e Irap». Inoltre, il dossier della Banca d’Italia sull’economia regionale ha evidenziato la riduzione delle risorse destinate ai privati: da 127 a 115 e poi a 107 milioni di euro. «Questo per rispondere a chi continua a parlare di un piano sanitario totalmente sbilanciato sui privati». Infine, la sanità molisana ha guadagnato in termini di livelli essenziali di assistenza, quindi sotto il profilo della qualità: da 141 punti a 159.
Resta il grande tema delle liste d’attesa. Su questo fronte, ha evidenziato Frattura, sono stati aperti i protocolli per le prenotazioni. Per una visita o un esame l’operatore oggi propone una data nel distretto o territorio di residenza dell’utente che chiede di prenotare ma anche ipotesi alternative nelle altre strutture della regione. r.i.

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