Sala piena all’incubatore delle imprese sociali di Campobasso per la riunione che segna il ritorno alla linea dura. Il Forum per la difesa della sanità pubblica ha fatto sold out con la chiamata alle armi (naturalmente metaforica) contro il piano operativo del commissario Paolo Frattura approvato con norma dello Stato (è l’articolo 34 bis del decreto ‘manovrina’ convertito in legge). «La sanità pubblica muore, il cittadino pure: che fare?». Questa la domanda su cui hanno discusso e fatto proposte di mobilitazione, fra gli altri, la dottoressa Daniela de Capoa, l’ex primario Lucio Pastore, il portavoce dei 5 Stelle in Comune a Campobasso Luca Praitano. Ai lavori anche un pezzo dell’Ulivo 2.0 (Augusto Massa di Mdp e Nicola Macoretta, Comunisti italiani) e i consiglieri regionali 5 Stelle Federico e Manzo.
In sintesi, i movimenti che aderiscono al Forum chiedono le dimissioni del governartore Frattura, impugneranno la manovrina davanti alla Corte costituzionale e se la Consulta dovesse decidere per l’illegittimità della norma (perché spoglia la Regione della potestà normativa in tema di sanità) non escludono azioni eclatanti, come l’occupazione delle istituzioni. Persto, infine, uno sciopero generale di tutti i lavoratori.

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