Una sana competizione? Per ora – educata eppur decisa – è competizione in sanità. Tema quanto mai spinoso in questa parte ‘di Abruzzo’ che sta iniziando ora a uscire dal tunnel del piano di rientro, mentre l’Abruzzo realmente tale la strada della ritrovata autonomia decisionale l’ha imboccata da un po’. Fuori dalla fase peggiore del commissariamento anche per i provvedimenti adottati prima del suo arrivo, ora l’amministrazione guidata da D’Alfonso può puntare a costruire nuove strutture.
Ieri a Chieti, nella sede della Provincia, il presidente D’Alfonso ha illustrato le tappe che porteranno, primo fra i cinque in cantiere, alla realizzazione del nuovo ospedale di Vasto. Il mandato ad accelerare e seguire le tappe, al consigliere Olivieri. Un project financing che nelle intenzioni di D’Alfonso dovrebbe portare fra un anno alla scelta dell’operatore economico.
Soprattutto, Vasto guarda al Molise, ai suoi malati. E se il governatore ha descritto l’operazione come tassello di un quadro di collaborazione più ampia con la regione vicina guidata dall’amico e compagno di partito Paolo Frattura, Olivieri è stato più diretto: «Noi abbiamo un territorio lontano dall’Abruzzo, siamo sul confine del Molise, contiamo anche sul contributo delle utenze del Molise ed è importantissimo. Ecco perché ho voluto fortemente dal presidente che fosse la priorità, che fosse il primo dei cinque ospedali da cantierare. Ci sono 12 ettari e mezzo di terreno, già acquistato dall’azienda sanitaria e da domani dobbiamo dar mano alle infrastrutture per poter poi entrare con le ruspe».
Che sia la macroregione adriatica (che si allungava fino alle Marche), di cui discuteva già anni fa con l’allora governatore molisano Iorio (e con ex presidenti del calibro di Gianni Di Giandomenico) o un più nostalgico ‘grande Abruzzo’, D’Alfonso nel suo primo mandato da presidente punta sull’ampliamento dei confini, o quanto meno sulla condivisione di progetti e programmi – non solo in tema di sanità – su spazi più larghi, che tengano dentro anche il territorio a sud di San Salvo. «Quando si parla dell’ospedale nuovo di Vasto non bisogna pensare a una infrastruttura sanitaria che si esaurisca dentro le mura della città, perché parliamo di una naturalissima città distretto, città comprensorio, che tra l’altro ci facilita i rapporti con quell’altra parte dell’Abruzzo – ha detto infatti in maniera eloquente – che sta a ridosso di Vasto e San Salvo ed è il Molise». Altra parte dell’Abruzzo. Come fino al 1963. D’Alfonso non ha mai nascosto intenti di reunion, pur negando volontà di annessione. E anche stavolta ha smussato gli angoli: «Noi stiamo portando avanti un grande progetto di cooperazione rafforzata, che parte dalla storia degli Abruzzi e rispetta e onora la grande dignità e il ruolo strategico della regione Molise. In tal senso l’infrastruttura sanitaria del nuovo ospedale di Vasto è strategica». r.i.

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