Dopo l’interrogatorio di garanzia, il Gip del tribunale di Isernia ha confermato l’arresto per il nigeriano accusato di sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale disponendo al contempo il trasferimento del trentenne dal carcere di Ponte San Leonardo ad un albergo di Agnone (che ospita già altri migranti) in regime di arresti domiciliari. Per l’accusa il profugo martedì ha segregato per oltre due ore due dipendenti della struttura di Macchiagodena dov’era ospitato ed ha poi brandito un grosso pezzo di vetro contro Polizia e Carabinieri intervenuti per liberare le due operatrici.

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