Si tinge di giallo la vicenda relativa alla morte improvvisa della professoressa Anna Maria Santilli. La procura di Isernia ieri mattina ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e omissione di soccorso, interrompendo di fatto le esequie della signora. La salma stava partendo alla volta di Capracotta, paese d’origine dell’insegnante scomparsa a 58 anni, lì dove si sarebbero svolti i funerali, già fissati dai parenti alle ore 15.

Né il fratello, né l’anziana madre erano a conoscenza delle indagini in corso fin quando, dalla magistratura, è arrivata la comunicazione dell’avvio dell’azione giudiziaria. Il feretro è stato quindi trasportato nella camera mortuaria dell’ospedale Veneziale ed è a disposizione del perito incaricato dal Gip di svolgere gli esami necessari a comprendere la causa della morte. Stamattina, alle ore 10, la famiglia della docente raggiungerà l’obitorio per presenziare, con il proprio legale, all’esame autoptico, tuttavia ancora non ha depositato alcuna istanza di parte. L’inchiesta si basa su un dato certo: la denuncia contro ignoti, presentata la settimana scorsa dagli agenti della Municipale.

Gli accertamenti dei poliziotti locali sono partiti da un fondamentale elemento, cioè l’investimento di Anna Maria Santilli, avvenuto intorno alle ore 18 di giovedì 19 gennaio, lungo corso Risorgimento, nei pressi della ex scuola Ignazio Silone. Sull’episodio infatti non ci sono dubbi da parte degli investigatori in quanto, agli atti, ci sono le dichiarazioni di diverse persone che hanno visto con i loro occhi una fiat punto nera travolgere la donna.

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