Le motivazioni delle 17 dimissioni che hanno provocato la caduta del sindaco De Vivo sono contenute nell’atto protocollato al Comune di Isernia. Nel documento, sottoscritto come primo firmatario da Rosa Iorio, ci sono i motivi ufficiali di una scelta che ha fatto tanto discutere: “Il periodo di crisi economica che stiamo attraversando avrebbe richiesto da parte di tutte le componenti politiche, aldilà (no, non un errore di battitura, ma nell’atto viene scritto proprio tutto attaccato, ndr) delle ideologie, un maggiore senso di responsabilità e una maggiora apertura al dialogo e alla discussione. Questo è quello che avevamo chiesto al signor sindaco di Isernia, Ugo De Vivo, attraverso un comunicato reso pubblico alla stampa. Oggi veniamo a conoscenza della formazione della giunta dichiarata da lui “tecnica” ma che risponde fedelmente al tanto vituperato manuale Cencelli, e che è stata formata senza nessuna possibilità di concertazione. Al fine di evitare alla nostra città un inutile periodo di conflittualità politica, essendo il consiglio comunale composto da una maggioranza diversa dalla coalizione che sostiene il sindaco, ed essendoci stato negato dall’inizio la possibilità di dare il nostro contributo, esprimiamo chiaramente la necessità di presentare le nostre dimissioni, irrevocabili, per dare alla città un’amministrazione in grado di governare e di attuare un preciso programma politico”. Questa la versione ufficiale del centrodestra, anche se sulle spiegazioni ufficiose s’è detto tanto con tante voci che alimentano la polemica politica.

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