Carosella, Zarlenga, Di Nucci

Il sindaco di Agnone Michele Carosella è in attesa di una risposta da parte del presidente della Regione Paolo Frattura, contattato per un incontro urgente circa la situazione della sanità in Alto Molise e in particolare sulla vicenda del blocco delle attività chirurgiche all’ospedale San Francesco Caracciolo. Intanto, con la giunta, dopo aver incontrato i comitati civici nello scorso fine settimana, il primo cittadino ha convocato per domani pomeriggio una conferenza stampa, che non sarà solo un incontro con i giornalisti, ma anche un appuntamento a cui sono chiamati a partecipare tutti i sindaci dell’Alto Molise e dell’area confinante abruzzese, i comitati civici Articolo 32 e Il Cittadino c’è, le associazioni che operano sul territorio, rappresentanti della Chiesa, amministratori di minoranza, medici e rappresentanti del personale dell’ospedale alto molisano. L’appuntamento è stato fissato per domani pomeriggio alle 16.30 nella sala convegni dell’hotel Palazzo della città. L’esigenza, come spiega la giunta comunale in una nota, nasce dal bisogno di fare chiarezza sulle “criticità momentanee del San Francesco Caracciolo, le proposte alternative per l’attuale fase di riorganizzazione e la richiesta di velocizzare l’inizio e l’effettuazione  dei lavori per la rimessa in pristino delle sale operatorie”. L’indizione della conferenza, secondo la giunta guidata da Carosella, “si rende necessaria oltre che per fornire notizie precise sullo stato dei fatti, anche per sollevare il problema del dilatarsi dei tempi di ripristino delle sale operatorie che non vede ancora un percorso definito nonostante le rassicurazioni avute di recente direttamente dai vertici dell’Asrem. Saranno inoltre avanzate proposte alternative all’attuale fase di fermo delle attività chirurgiche e di blocco dei ricoveri ordinari e in day surgery”. Ha annunciato la sua presenza anche il primario del reparto di chirurgia del San Francesco Caracciolo Claudio Cicchese, dal quale si attendono elementi di chiarezza e di proposta. Il contesto contingente si colloca senza dubbio in un discorso sanitario più ampio che coinvolge tutta la regione. Sull’atto aziendale Asrem è scritto che il Caracciolo viene concepito come “ospedale di area disagiata”, ma il commissario ad acta Frattura non ha ancora approvato il piano sanitario, mentre da parte del tavolo tecnico romano continuano ad arrivare bocciature. “Il problema principale – ha precisato il vicesindaco Maurizio Cacciavillani  – è quello di far recepire dalla Regione e quindi dal commissario ad acta per la sanità Paolo Frattura l’atto aziendale Asrem che riconosce il Caracciolo “ospedale di area particolarmente disagiata”. In sintesi dopo la sospensiva del Tar, l’Asrem ha riconosciuto il Caracciolo “ospedale di area disagiata”. Per essere attuato però il citato atto deve essere ratificato dal piano sanitario regionale. Quindi bisogna spingere  per far promulgare in tempi brevissimi il nuovo piano, prima che dal ministero, visti i conti disastrati della sanità della Regione Molise, decidano di rimuovere Frattura da commissario ad acta”.

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