DSCF3537lenzuolo in corteo

 

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Dopo cinque anni è tornato a sventolare il lungo lenzuolo bianco, simbolo di una terra che chiede diritti. A portarlo in corteo, prima dell’arrivo in città del presidente della Regione Paolo Frattura e dei vertici Asrem, gli studenti delle scuole superiori di Agnone, che si sono poi fermati ad accogliere il governatore sotto l’ospedale Caracciolo. Giovani pronti a far valere la propria presenza, a dimostrare che il problema della sanità travalica le generazioni. A loro si sono aggiunti tanti cittadini con striscioni e cartelli: “vergogna”, “la sanità è un diritto, un dovere difenderla”, “quale futuro?”. All’arrivo di Frattura la protesta, che era stata pensata come silenziosa, si è fatta rumorosa. In un coro di fischi, il presidente della Regione è stato travolto dall’impeto della gente, pronta a rivendicare il diritto di avere un’assistenza sanitaria efficiente, di poter vivere nella propria terra.

Dettagli e approfondimenti sulla giornata di ieri, la riunione in ospedale e la protesta, sulla versione cartacea di domani di  Primo Piano Molise.

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Ecco quanto emerso dopo l’incontro tra i vertici Asrem, Frattura, sindaci e amministratori, medici, personale sanitario, comitati e cittadini. A spiegare la proposta che sarà presentata al tavolo tecnico romano sulla configurazione dell’ospedale San Francesco Caracciolo è don Francesco Martino:

– “Un Pronto Soccorso funzionante H12, dalle ore 8 alle ore 20, con medici dedicati, mentre dalle ore 20 alle ore 8 del giorno successivo sarà attivo solo il Servizio 118 con mezzo di soccorso avanzato e medico e infermiere a bordo per tutti i casi che dovessero giungere con le proprie gambe presso la struttura. In questo caso non sono previsti posti di Astanteria, ma di Osservazione Breve Intensiva. E’ stato chiesto che il Personale Medico dedicato sia costituito da Medici di Medicina e Chirurgia di accettazione e d’urgenza, interni, che possano garantire la gestione di ogni emergenza anche all’interno della struttura in tutti i reparti dove rimarranno degenti ricoverati. E’ stato chiesto, se possibile, che il pronto soccorso funzioni H24, per garantire la presenza del Medico di Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza anche nelle ore notturne per le urgenze interne, che rimane il vero problema futuro (in questo secondo caso possono essere previsti posti di Astanteria).

– Un Reparto pere Acuti di Medicina Generale, con posti letto in numero da determinare, con possibilità di appoggio dei pazienti trattati chirugicamente dall’equipe chirurgica in ambulatorio di chirurgia complessa non dimissibili in giornata.

– La presenza di Equipe Chirurgica, di sicuro nelle ore 8-20, con la possibilità di effettuare gli interventi di Chirurgia Ambulatoriale Complessa e di supporto al Pronto Soccorso. Di conseguenza, la presenza di un anestesista nelle ore antimeridiane, legato alle sedute operatorie dell’equipe chirurgica, che può effettuare anche altre attività.

– La presenza di un Laboratorio Analisi, di sicuro per gli esami d’urgenza dei reparti con degenza e per il pronto soccorso, stante la centralizzazione del laboratorio a Campobasso in tutta la Regione Molise. Di sicuro assicurati i prelievi per gli esterni.

– La presenza di una Radiologia di supporto ai reparti con degenza e pronto soccorso nelle ore 8-20, funzionante H12, peggiore ipotesi H6, con reperibilità dei Tecnici h24 per le degenze interne.

– La presenza di posti annessi alla U.O.C. di Medicina Generale, di Lungodegenza e Riabilitazione”.

“A livello ambulatoriale, ci sarà, come previsto – spiega don Francesco – un potenziamento degli ambulatori territoriali. Un dato è apparso troppo chiaro : il deficit sanitario impone di fare tagli dappertutto, cosa che impone riconversioni,trasformazioni e riduzione drastica di servizi socio sanitari, per presentare qualcosa di credibile all’appuntamento di Marzo con i Tavoli Tecnici.  Tuttavia, il modello ipotizzato è funzionante solo in due casi : che i medici del 118 siano formati immediatamente obbligandoli a stages di Pronto Soccorso almeno quindicinali obbligatori ogni 3 mesi e formazione teorica, magari affidata, visto che c’è, alla Facoltà di Medicina del Molise. Che sia garantita la presenza di una figura di “rianimatore” o meglio di Medico di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza in grado di assicurare l’emergenza/urgenza interna H24 per i degenti ricoverati. Altrimenti, una certa pericolosità rimane. Nelle more è stato chiesto di garantire o in pronta disponibilità o in altro modo proprio questa figura, attualmente assente, nell’Ospedale Caracciolo, per dare sicurezza al Pronto Soccorso, oggi aperto H24, e ai degenti ricoverati nei reparti”.

 

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