È andato in onda giovedì sera, nel corso del programma “Striscia la Notizia”, il servizio televisivo sull’ospedale Caracciolo. A prendere la parola don Francesco Martino in veste di rappresentante del gruppo dializzati di Agnone che ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni dell’inviato Pinuccio. Il prete ha esposto tutte le problematiche a cui devono far fronte i malati per aver accesso ad un servizio fondamentale come la dialisi che, attualmente, non viene più erogato h24. Tra le altre difficoltà evidenziate il fatto che all’ospedale di Agnone ci sia un solo medico e quindi, in caso di assenza dello stesso, i pazienti sono costretti a viaggiare per andare a dializzare in altri ospedali. Collegato a questo – come ha ricordato lo stesso don Francesco alle telecamere della nota trasmissione di Canale 5 – la morte di quattro compagni di dialisi, tra cui quella della donna deceduta in auto durante il viaggio di ritorno da Isernia, dove si era recata per sottoporsi alla terapia dal momento che il servizio al Caracciolo era stato sospeso, il tutto – ha commentato don Francesco – «in condizioni climatiche proibitive».
Un altro caso di decesso ha riguardato un paziente che, a causa della non reperibilità nelle ore notturne, è stato trasportato a Vasto dove è morto dopo un estenuante viaggio in ambulanza. Dichiarazioni forti quelle rese dal sacerdote che all’invito Pinuccio ha ribadito: «Noi vogliamo dializzare perché noi vogliamo vivere!» Su queste stesse dichiarazioni rese alla tv di Mediaset che ieri don Francesco ha voluto fare alcune precisazioni. «Il sottoscritto non ha mai inteso affermare con certezza le cause delle morti dei suoi compagni di dialisi, mancante la parte iniziale in cui dichiara “non volendo entrare nel merito delle cause”, ma soltanto segnalare come esempio il disagio creatosi che preoccupa tutti noi pazienti in vista dell’inverno e del servizio incompleto, come anche l’auspicio che il governo regionale e l’Asrem provvedano al più presto o con un secondo medico o ripristinando una pronta reperibilità d’urgenza a garantirci il servizio h24 in inverno, non volendo arrivare all’arma estrema per disperazione dello sciopero della dialisi.»
Precisazioni doverose, secondo lo stesso don Francesco, visto, in seguito a tagli, rimodulazioni e ricuciture secondo l’ottica della trasmissione.
Giovedì sera all’attenzione dei media anche la situazione delle sale operatorie, nuove e dotate di certificazioni europee uniche in Molise. Nel corso del servizio televisivo sono state rese dichiarazioni telefoniche anche dal presidente della Regione Molise, nonché assessore alla Sanità, Paolo Di Laura Frattura, e dal direttore generale Asrem Gennaro Sosto. Il primo ha illustrato la situazione del personale parlando dei concorsi già banditi per il personale medico e quelli, in fase di definizione, per quello infermieristico. Nuove assunzioni che, come si augura lo stesso presidente Frattura, potranno permettere di definire l’equipe. Sosto ha invece non ha nascosto le difficoltà nel reperimento di personale proveniente da fuori che rifiuta incarichi con destinazione Agnone.

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