<br />

Li hanno sperimentati gli “Indignados” in Spagna, dopo le proteste e gli accampamenti di piazza, ma i comitati di quartiere sono realtà già ben radicate in molte zone d’Italia, dai paesi più piccoli alle città più grandi. Presto, saranno istituiti anche ad Agnone, con l’intento di far partecipare in modo attivo i cittadini alla vita della comunità. “Sarà una vera rivoluzione culturale – ha commentato la vicesindaco Nunzia Zarlenga, tra i promotori del progetto – un restituire la politica (intesa in senso puro come interesse per il bene comune) a tutti i cittadini”. L’idea, cartina geografica sul tavolo, è di dividere la cittadina alto molisana in sei quartieri, a cui vanno ad aggiungersi altrettante aree corrispondenti alle varie frazioni. Ma in questa fase, dal municipio di Via Verdi, si sta tastando la volontà di partecipazione da parte degli abitanti di Agnone all’iniziativa, i dettagli poi, saranno resi noti in un secondo momento. Bisognerà mettere nero su bianco un regolamento, una bozza di statuto che sarà portata al vaglio del prossimo Consiglio Comunale, non l’assise civica del 28 maggio, ma quella successiva. Cosa sono i comitati di quartiere? Si tratta di gruppi di persone, residenti nell’area designata, che si riuniscono in assemblee per discutere dei problemi e delle necessità della zona in cui vivono. Scelgono un referente, una sorta di presidente, che dopo aver discusso una proposta condivisa con il “consiglio di quartiere”, la presenta all’attenzione dell’amministrazione comunale. I comitati di quartiere non hanno scopi di lucro e sono completamente apartitici. Inoltre, non sostituiscono gli altri organi associativi o i comitati- feste che sono già presenti sul territorio. Hanno una funzionalità completamente diversa. “Non è un modo di dividere la gente – spiega la Zarlenga – ma di avere un’attenzione più mirata alle esigenze della città. È anche un modo di confrontarsi con la gente, evitando di prendere decisioni a stanze chiuse. L’iniziativa, poi, si inserisce in un momento storico ben preciso, in cui si riconosce una priorità ai cittadini come attori nella vita amministrativa e nella comunità”. Alle candidature, per far parte dei consigli di quartiere, avranno accesso tutti i residenti dell’area urbana che avranno compiuto almeno sedici anni. L’intento è infatti di far partecipare i giovani, spesso poco interessati alla cittadinanza attiva. La consigliera, Caterina Cerroni, che è impegnata nel coinvolgimento dei meno attempati, sta divulgando la notizia, chiedendo pareri e opinioni ai ragazzi di Agnone. E per suggerimenti e consigli, bisogna scrivere all’indirizzo mail: vicesindaco@ comune.agnone.is.it

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.