Si era rifugiato ad Agnone uno dei tre arrestati all’alba di ieri nell’ambito dell’operazione ‘All inclusive’ messa a segno dai carabinieri e che ha permesso di incastrare una banda dedita ai furti e alla ricettazione.
Le misure sono state emesse dal gip del Tribunale di Lanciano, su richiesta della Procura della Repubblica della città frentana.
Venti sono complessivamente le persone indagate, 11 i decreti di perquisizione. A finire in manette anche un pregiudicato 29enne di Castiglione Messer Marino arrestato all’alba dai Carabinieri di Agnone.
L’uomo si era rifugiato in Alto Molise già da alcuni giorni trovando ospitalità a casa della compagna.
Secondo l’accusa l’organizzazione era dedita al furto di personal computer nelle scuole, rubava in abitazioni private e portava via dai parcheggi incustoditi auto di grossa cilindrata che rivendeva poi sui mercati esteri dopo aver abraso il telaio. La zona costiera tra Abruzzo e Molise l’area territoriale nella quale operavano i malviventi.
Le indagini sono iniziate lo scorso mese di gennaio, a seguito di un furto di un autocarro Fiat Daily avvenuto nella zona di Castel Frentano: in tale occasione alcuni cittadini hanno segnalato all’Arma la presenza di un mezzo, molto simile a quello rubato, nei pressi della proprietà di uno degli indagati. Sono stati perciò avviati mirati servizi di osservazione e pedinamenti finalizzati a riscontrare quanto emerso, successivamente ampliati con attività tecnica di intercettazione delle utenze in uso agli indagati che man mano emergevano, intercettazione ambientale e positioning di un’autovettura in un uso ad uno degli indagati. L’articolata attività info-investigativa condotta dagli investigatori del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lanciano, (con intercettazioni di conversazioni telefoniche di difficile interpretazione poiché gli interlocutori si esprimevano con termini convenzionali ed in dialetto foggiano) ha consentito di sostanziare esaustivi elementi di colpevolezza a carico di 20 indagati.
Nel corso delle indagini si è scoperto che la banda aveva iniziato ad “attenzionare” gli istituti scolastici, ritenuti fornitori di personal computer e lavagne elettroniche : infatti gli indagati sono ritenuti responsabili del furto avvenuto all’interno dell’aula di informatica dell’Istituto Comprensivo Castiglione Messer Marino-Carunchio, durante il quale erano stati rubati 7 notebook che, grazie alle attività tecniche in corso, erano stati ritrovati in un casolare (dove erano stati temporaneamente depositati) e restituiti alla scuola.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.