Volete provare emozioni forti lontane dalla solita routine quotidiana? Volete un ambiente invernale immerso nella natura incontaminata dove è possibile fare incontri ravvicinati con animali quali lupi e cinghiali e altre specie selvatiche? Volete che nessuno vi scocci al telefonino? Volete provare il brivido dei piloti del Camel Trophy? Volete che giorno possiate raccontare ai vostri nipotini cosa si prova a trovarsi su una strada innevata e piena di ghiaccio e cavarvela solo con le vostre forze? Ebbene se volete tutto ciò, non serve chiedere aiuto ad agenzie di tour operator, ma a costo zero basta percorriate di questi tempi la strada provinciale ex Istonia 86 che collega l’altissimo Molise ai centri dell’Alto Vastese. Perché è bastata una semplice spolverata di neve per mandare in tilt e creare il panico sulla strada alternativa al viadotto Sente – Longo chiuso nel mese di settembre. In particolare il tratto in contrada “Roccalabate” dove è presente una sorta di saliscendi invalicabile per comuni mortali.
Non credete a quanto appena detto? Per conferma basta contattare (il numero di telefono ve lo forniamo noi) gli automobilisti che nella giornata di ieri hanno provato l’avventura. Pardon la disavventura. Eppure siamo nel mese di dicembre con le previsioni del meteo che ormai non sbagliano più un colpo. Cosa che la Provincia di Isernia, gestore del tratto in questione, dovrebbe sapere a memoria o quanto meno ipotizzare senza che nessuno gli suggerisca nulla. Ma di mezzi spargisale o spazzaneve, da quanto segnalato, nessuna traccia. Capita. Dopotutto già si conosce la risposta che arriverà da Palazzo Berta: «Abbiamo provveduto ad indire la gara di appalto (scadenza il 28 dicembre) per la messa in sicurezza, di più non possiamo fare».
Peccato che il tutto sia stato fatto a distanza di circa tre mesi dalla chiusura del viadotto Sente mentre in Alaska, dove un sisma di magnitudo 7 ha letteralmente distrutto una rampa di accesso all’aeroporto internazionale di Anchorage, le opere di rifacimento sono state portate a compimento in quattro giorni. Nessun refuso, avete letto benissimo: quattro giorni, o meglio 96 ore. Ma siamo in Italia, anzi nella depressa area tra le province di Chieti e Isernia dove miracoli del genere non sono lontanamente pensabili malgrado i fondi a disposizione (circa 300mila euro). E pensate se non ci fossero!
È così che a rimetterci, come spesso accade in questi casi, sono quei poveracci dei lavoratori pendolari, dei dializzati, studenti, mamme di famiglia, anziani e via dicendo. Bisogna accontentarsi e pregare il buon Dio che non accada qualcosa di irreparabile. Nel frattempo sulla ex Istonia 86, la Polizia stradale di Isernia ha inteso rafforzare i controlli di vigilanza con pattuglie del distaccamento di Agnone che raccomandano a tutti gli automobilisti di rispettare le regole del codice della strada e mettersi in viaggio solo se muniti di pneumatici da neve o catene a bordo. La strada resta interdetta al transito di mezzi pesanti, pullman compresi, costretti a fare il giro del mondo per arrivare da Agnone a Castiglione Messer Marino e viceversa. Oggi è andata così, scrive qualcuno ironicamente su facebook. Gli altri commenti sono tutt’altro che oxfordiani. Potete immaginare il perché.

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