Da un Lorenzo ad un altro. In via Berta la parola d’ordine è non cambiare nome del prossimo presidente della Provincia. È così, che in vista delle prossime votazioni di secondo livello attese per fine marzo con l’elezione dei consiglieri, si prospetta un avvicendamento tra Lorenzo Coia, sindaco di Filignano e Lorenzo Marcovecchio, primo cittadino di Agnone. Questa volta rispetto alle scorse elezioni, quando a dare carte fu il centrosinistra, la novità sostanziale è quella che a dettare legge sarà lo schieramento opposto.
Con il voto ponderato, infatti, a decidere il prossimo presidente della Provincia saranno i comuni di Agnone, Isernia e Venafro, tutti a trazione centrodestra. Così il maggiore dei papabili sarebbe proprio il sindaco di Agnone che a sua volta dovrebbe ricevere l’incondizionato appoggio dei colleghi Giacomo D’Apollonio e Alfredo Ricci, i quali, a quanto pare, non sarebbero intenzionati a rivestire il ruolo.
«È una grande opportunità per l’intero Alto Molise – ha detto lusingato il giovane avvocato agnonese durante l’ultima trasmissione di Teleregione ‘Conto alla Rovescia’ condotta dal collega Pasquale Damiani – certo, è ancora presto e bisognerà valutare cosa ne pensano legittimamente gli altri amministratori che potrebbero rivendicare la presidenza».
Parole che tuttavia non nascondono le velleità di Marcovecchio a ricoprire la carica anche in considerazione dell’esperienza maturata sul campo. L’avvocato altomolisano, classe ’79, da tre anni è alla guida della giunta di Palazzo San Francesco e prima ancora si è fatto le proverbiali ossa sui banchi dell’opposizione quando a governare il Comune ci sono stati Gelsomino De Vita e il compianto Michele Carosella. Inoltre, Marcovecchio, non è novità, godrebbe delle simpatie del governo centrale dove i vari Andrea Di Lucente, Vincenzo Niro e lo stesso Donato Toma sarebbero pronti a sostenere una sua eventuale candidatura. Dopo l’elezione dei consiglieri, quella del presidente dovrebbe avvenire per il mese di maggio quando Lorenzo Coia terminerà il mandato di sindaco a Filignano. Fino ad allora la partita sarà aperta a chiunque e molto dipenderà da accordi e strategie che matureranno in questi mesi. Resta il fatto che la candidatura di un rappresentante del Molise altissimo alla guida dell’ente di via Berta, chiamato a gestire principalmente strade e scuole, rappresenterebbe un forte segnale nei confronti di un territorio troppo spesso dimenticato dalla classe politica molisana.

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