Colpo di scena. La soluzione al problema del Pronto soccorso dell’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone sarebbe stata trovata. È quanto asserisce il primo cittadino di Agnone, Lorenzo Marcovecchio nelle ultimissime ore. Il servizio che dall’8 luglio rischiava di essere trasformato da h24 a h12, rimarrà attivo per l’intero arco della giornata.
«Lunedì mi recherò presso l’Asrem a Campobasso per accertarmi personalmente che la nuova convenzione venga stipulata con due professionisti i quali hanno dato la loro disponibilità per coprire i turni rimasti scoperti al Pronto soccorso del Caracciolo» sottolinea il sindaco ascoltato sulla vicenda da Primopiano Molise. Il nuovo atto dunque garantirà la salvaguardia del servizio h24. Almeno a detta di Marcovecchio che già dalle ore successive al provvedimento a firma di Sosto, Lucchetti e Forciniti, aveva instaurato un filo diretto con l’Asrem affinché il tutto potesse essere scongiurato.
«Il servizio di Pronto soccorso h24 è un baluardo insopprimibile per la salute pubblica delle comunità a cavallo tra Molise e Abruzzo» dichiara l’avvocato agnonese, che, appresa la notizia del ridimensionamento, aveva provveduto a diffidare l’Asrem. «Chi pensa di chiudere una struttura, chi pensa di chiuderla in questo determinato periodo dell’anno, deve essere consapevole dei problemi di ordine pubblico verso i quali sta conducendo una comunità» uno dei passaggi riportati nella diffida di Marcovecchio. Infine alla domanda di chi sono i due medici che presteranno servizio al Ps di Agnone, Marcovecchio conclude: «Faremo il loro nome a cose fatte, ma già da adesso e a nome della comunità che mi onoro di rappresentare, voglio ringraziarli pubblicamente». Sull’aspetto prettamente tecnico del nuovo accordo restano da limare alcuni dettagli per la copertura dei turni che saranno concordati con il responsabile del servizio, il dottor Benedetto Potena. Adesso alle parole si attendono i fatti. O meglio che tutto venga riportato nero su bianco. In alto Molise si incrociano le dita.

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