«I commissari alla Sanità del Molise ci hanno garantito che l’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone sarà inserito nel nuovo Pos come struttura di area particolarmente disagiata».
È quanto ribadisce l’assessore al ramo del Comune di Agnone, Edmondo Amicarelli che replica alle dichiarazioni del consigliere di minoranza Daniele Saia, il quale, nei giorni scorsi, ha denunciato lo stato comatoso in cui versa il presidio altomolisano senza lesinare critiche pesanti all’indirizzo di Comune e Regione Molise, a suo avviso, artefici dello sfascio del nosocomio.
«Dopo la notizia dei 6 milioni di euro per il completamento della fondovalle Verrino, insfrastruttura di grande utilità per l’intero territorio e altri 4 per il miglioramento della viabilità minore, Saia ha ritenuto opportuno attaccare la maggioranza Marcovecchio alla quale, ahimè, non intende riconosce lo straordinario risultato.
Premesso che né io, né i miei colleghi di esecutivo prendiamo lezioni da chi non ha alzato un dito per la chiusura della Stil Coop Moda, della Brigata di Guardia di Finanza e quando il governo regionale di centrosinistra ha mandato forzatamente in pensione il primario di Chirurgia, Nicola Iavicoli (luglio 2014, ndr), i cittadini agnonesi devono sapere che siamo in contatto quotidianamente con i vertici dell’Asrem ai quali abbiamo fatto proposte, ora al vaglio dei commissari ad acta. A Saia – prosegue nel suo intervento Amicarelli – vorrei chiedere da quando tempo non visita al Caracciolo, probabilmente dall’ultima volta in cui arrivò Frattura a promettere mari e monti, e inoltre se è vero che un professionista stimato ed apprezzato quale Iavicoli che manifestò la volontà di voler continuare a lavorare gratis, non era gradito alla sua ex giunta e al sindaco Carosella. Dire a noi che settimanalmente siamo presenti all’interno del Caracciolo di non conoscere lo stato dei fatti di quella struttura, dimostra ancora una volta il rancore che il consigliere Saia prova nei confronti di questa maggioranza».
Ma non è tutto, perché Amicarelli indica in Paolo Di Laura Frattura, stesso colore politico di Saia, il protagonista dello smantellamento del Caracciolo senza che il consigliere comunale, e i suoi amici, muovessero un dito per opporsi ai tagli.
«Da parte nostra – conclude Amicarelli – ci sarà sempre un’attenzione particolare nei confronti di un ospedale che copre un vasto territorio come l’Alto Molise e l’Alto Vastese. Non molleremo di un niente. Al tempo stesso restiamo dell’avviso che se Toma fosse stato nominato commissario alla sanità molisana, sicuramente oggi non saremo in queste condizioni».

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