È il rito del fuoco più grande e conosciuto al mondo. E, ieri come tradizione vuole, si è rinnovato mantenendo intatta la sua magia. Migliaia anche quest’anno le persone arrivate a Agnone da ogni angolo del Molise e da fuori regione per partecipare alla ‘Ndocciata. I rintocchi della campana provenienti dalla chiesa di Sant’Antonio hanno aperto la sfilata composta da circa 800 persone tra portatori e figuranti per oltre 1300 ‘ndocce che hanno illuminato la notte agnonese,.
Il corteo di fuoco come impone la tradizione è terminato in Piazza Plebiscito con le ndocce accastate su un mastodontico falò, simbolo della fratellanza tra i popoli.
Cinque le contrade protagoniste dell’evento: Colle Sente, San Quirico Sant’Onofrio Guastra capammonde e capaballe.
I più piccoli hanno aperto la sfilata portando sulle spalle piccole ndocce. Il corteo è divenuto man mano più imponente con alcuni portatori che hanno sostenuto il peso di venti fiaccole.
Tutti hanno indossato la tradizionale cappa, simbolo dell’orgoglio agnonese: un mantello nero che ripara gli ndocciatori dal freddo e dalle scintille.
Dal 2011 la ‘Ndocciata è entrata a pieno titolo nel “Patrimonio D’Italia Per La Tradizione”, figura infatti tra le 34 eccellenze italiane per capacità di mantenere vivo il Folklore del proprio territorio nel rispetto degli animali e dell’ambiente, incentivando la partecipazione di turisti e visitatori.
L’evento simbolo della città altomolisana non può non essere anche il riflesso del momento storico che la comunità sta vivendo. Per questo in occasione della ‘Ndocciata gli agnonesi hanno esposto un manifesto per richiamare l’attenzione sulle criticità con cui il territorio è costretto a fare i conti. ‘Senza viabilità, scuole e sanità le aree interne e la loro economia muoiono’. Questo il messaggio affisso sui portoni e sulle vetrine lungo il corso principale. L’iniziativa ha avuto lo scopo di sensibilizzare soprattutto le istituzioni e la classe la politica regionale ad avere maggiore attenzione per un territorio dilaniato dal fenomeno dello spopolamento e che di giorno in giorno vede venire meno servizi vitali come appunto quelli offerti dal presidio ospedaliero. Tra le autorità presenti, il presidente della Provincia Alfredo Ricci. «Credo – ha detto parlando di sanità – che i commissari dovrebbero venire a scrivere qui il Pos, durante i mesi invernali, per rendersi conto delle difficoltà vissute dai cittadini».
Alla ‘Ndocciata ha partecipato il governatore Donato Toma, insieme agli assessori regionali Vincenzo Cotugno e Luigi Mazzuto. Presente anche il prefetto Cinzia Guercio. All’evento anche i rappresentanti di sette Paesi europei arrivati ad Agnone per il meeting internazionale.

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