Anche il sindaco di Chiauci Alessandro Di Lonardo lunedì scorso ha partecipato a Vasto al convegno dal titolo “Diga di Chiauci: riparte il territorio, l’agricoltura e l’occupazione”. Lo stesso Di Lonardo, nel corso del suo intervento, ha parlato anche a nome dei comuni di Civitanova del Sannio e Pescolanciano, sui quali territori ricade l’opera. Si è detto ottimista del fatto che, grazie all’impegno del dottor Franco Amicone, commissario del Consorzio Sud-Vasto, si intravede finalmente una fattiva volontà di portare a termine i lavori di completamento della diga che giocherà un ruolo importante sia per l’agricoltura che per l’occupazione.
«Nel 2017, ancor più degli altri anni, anche a causa della grande siccità – ha spiegato Di Lonardo – sono risultate fortemente penalizzate le aree che interessano l’invaso per quanto attiene l’aspetto paesaggistico, faunistico, sanitario e turistico, e quelle dei litorali, che non hanno potuto disporre della necessaria quantità di acqua per uso irriguo, industriale e civico, essendo, il bacino rimasto completamente a secco. Non si può sottacere – ha commentato il sindaco di Chiauci – che se i lavori fossero stati ultimati e raggiunta la massima quota di invaso prevista in 14,2 milioni di metri cubi di acqua, tutti i territori interessati non avrebbero subito i disagi anzidetti.»
A questo si aggiunge, come ricordato dal sindaco, il progressivo affievolirsi della speranza in uno sviluppo socio-economico di un territorio già colpito dallo spopolamento come quello dei comuni di Chiauci, Pescolanciano e Civitanova del Sannio.
Inizialmente individuato come invaso per scopi turistici e sportivi, le amministrazioni locali hanno investito ingenti risorse pubbliche sulle aree che affacciano sul lago artificiale, ma che, ad oggi, risultano compromesse dalla non ultimazione dei lavori. «Ho comunicato al presidente Paolo Di Laura Frattura, – ha quindi spiegato Di Lonardo – le richieste da inserire nel protocollo di intesa tra le Regioni, proporzionate agli interessi dei comuni di Chiauci, Civitanova del Sannio e Pescolanciano, tra le quali la richiesta di una quota di risorsa idrica, quantificabile in non meno di 5-6 ml di metri cubi, che consenta la costante presenza di acqua nel bacino, al fine di salvaguardare le funzioni paesaggistiche, turistiche e ricreative del territorio, e tutelare l’igiene e la salute pubblica, nonché l’impegno per la realizzazione di un impianto idrico in località “Ponte di Chiauci” e la promessa di impiegare maestranze locali nella gestione e manutenzione dell’invaso». Richieste precise e puntuali quelle mosse dal primo cittadino di Chiauci, atte principalmente alla tutela e salvaguardia dei comuni coinvolti in prima linea nell’intera opera.

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