Fiato sospeso oggi per l’attesissimo esito del ricorso presentato con urgenza ieri al Tar Molise contro il provvedimento di diniego della prefettura per la Carrese in programma lunedì prossimo 30 aprile. Il primo cittadino Caravatta si è affidato a Salvatore Di Pardo per chiedere la sospensiva cautelare sul niet messo per iscritto dal vice prefetto vicario Pigliacielli.
Nel ricorso c’è anche la citazione della normativa che ora vede le Carresi come bene culturale tutelato e da valorizzare. Intanto, lo stesso sindaco Massimo Caravatta ha promulgato un’altra serie di ordinanze nelle quali – nell’eventualità che il Tar concedesse la sospensiva per far correre i buoi – con cui mettersi al riparo da alcuni rilievi formulati in sede prefettizia. Tra questi, verrebbero impiegati 150 steward e 60 volontari messi a disposizione dalle associazioni. Caravatta ha confermato anche gli impegni con i vari fornitori, perché non si ferma così una macchina al lavoro da un anno. Caravatta ha bollato come un vero e proprio dramma questo diniego. «Un provvedimento inaspettato anche perché – spiega il primo cittadino – anche perché il nostro lavoro per garantire i giusti standard di sicurezza è importante è costante. Un ‘lavoro di salvaguardia’ nei confronti di questa tradizione che l’amministrazione vuole difendere a tutti costi, attraverso un ricorso che nelle prossime ore verrà presentato al Tar. Riteniamo che ci siano grosse motivazioni affinché il Tar prenda in esame la nostra questione, la questione di una comunità che vuole difendere una manifestazione che è nel Dna della nostra comunità. Ho già ricevuto telefonate da imprese e lavoratori che sono in sofferenza per lo stop di questa manifestazione. Abbiamo fatto una serie di convenzione per i controlli anti doping , prima e dopo la corsa, abbiamo redatto un piano per stabilire esattamente dove il pubblico può assistere alla corsa e le eventuali vie di fuga, il piano anti incendio e, come se non bastasse, oltre 150 steward. Insomma, stiamo predisponendo quanto più possibile per garantire la sicurezza. Abbiamo curato ogni dettaglio, e questo stop così repentino mi angoscia molto».

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