Le verifiche sono continuate anche ieri e nel briefing operativo che si è svolto all’Anas ancora nessuna decisione è stata presa.
Ma l’ente che è proprietario e gestore della Bifernina conta di riaprire al traffico il tratto chiuso dal 17 agosto entro la fine della settimana. I controlli, fa sapere l’ufficio stampa Anas, non sono limitati ai viadotti sul Liscione ma più in generale alla viabilità di competenza in Molise. Tutti gli sforzi sono concentrati lì.
Il governatore Donato Toma e la struttura regionale dovrebbero ricevere oggi un’informativa dettagliata dalle squadre coordinate dagli ingegneri che fanno capo all’area compartimentale diretta da Roberto Sciancalepore. Anche lui è ragionevolmente convinto che la Bifernina tornerà percorribile entro lunedì. Non gli risultano criticità dai sopralluoghi effettuati finora sulle campate da ponte (in totale sono 296) anche con l’ausilio di una piattaforma ‘by bridge’.
«Stanno lavorando molto velocemente, penso che oggi (ieri, ndr) termineranno ed elaboreranno i dati raccolti. Ritengo che venerdì (domani, ndr) – le dichiarazioni di Toma al termine del vertice di ieri in prefettura a Isernia – sarà la volta buona per conoscere quando riapriremo la Bifernina. Confido nel fatto che accadrà entro lunedì».
Intanto, nel dibattito che si è aperto sulla viabilità e sui disagi del percorso alternativo ai viadotti sul Liscione (la 87 dal bivio di Casacalenda fino allo Zuccherificio) interviene anche l’ex presidente della Regione Michele Iorio, per il quale «la metropolitana leggera è stata una scelta di priorità sbagliata e comunque ha impegnato ingenti risorse. Destinando quelle stesse risorse al completamento della velocizzazione della 87, la vecchia strada che collegava Campobasso a Termoli si poteva guadagnare la possibilità di avere una valida alternativa anche momentanea alla Bifernina.
Una parte di quell’intervento è stato fatto dal mio governo – rivendica – e ha migliorato notevolmente quel percorso. Bisognava continuare, l’appalto era già stato affidato, bisognava solo destinare dei fondi per completare l’opera».

r.i.

‘Corse Fiat’ anticipate di 20 minuti, la Uil ringrazia la ditta e Niro

Finché la Bifernina non sarà riaperta al traffico nei 15 chilometri che interessano i viadotti sulla diga del Liscione, cambiano gli orari di alcune corse della Sati da Campobasso a Termoli.
Dagli orari si intuisce che sono le ‘corse Fiat’, utili cioè per chi lavora alla Fca o nelle altre aziende del nucleo industriale di Termoli, la partenza anticipata (di 20 minuti) serve a consentire all’utenza di raggiungere in tempo utile il posto di lavoro.
Da oggi, quindi, le corse Campobasso – zona industriale di Termoli delle ore 4.35, 12.35 e 20.35 osservano il nuovo orario di partenza dal terminal bus del capoluogo di regione fissato rispettivamente alle 4.15, 12.15 e 20.15; per quanto che riguarda la corsa Campobasso – zona industriale Termoli delle 6.30 l’anticipo avrà decorrenza da venerdì 24 agosto, con nuovo orario di partenza fissato alle ore 6.10.
Per le stesse ragioni legate alla necessità di fornire congruo preavviso all’utenza, per quanto riguarda le corse in partenza dai comuni di Lucito, Lupara, Castelbottacio, Morrone, Ripabottoni, Montagano, Petrella, l’anticipo degli orari di partenza avrà decorrenza da oggi, giovedì 23 agosto, limitatamente alle corse del secondo e del terzo turno, mentre le corse del primo turno saranno anticipate a partire da domani, venerdì 24 agosto.
La variazione è stata autorizzata dalla Regione. Della questione, tra gli altri, si è occupata la Uil Molise che insieme alle categorie interessate ha segnalato all’assessore ai Trasporti Vincenzo Niro che a causa della temporanea chiusura della strada statale 647, gli autobus che quotidianamente accompagnano i lavoratori diretti al nucleo di Termoli arrivano con circa mezz’ora di ritardo sui luoghi di lavoro, «con le inevitabili conseguenze di carattere organizzativo ed economico a loro carico (dei lavoratori, ndr)».
Uil, Uiltec, Uilm e Uiltemp esprimono, quindi, «riconoscenza all’assessore Vincenzo Niro per la celerità mostrata nella circostanza e alla società Sati per aver fin da subito avallato la richiesta, rispetto a un problema che cominciava ad essere gravoso per i tanti lavoratori coinvolti».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.