Giovedì pomeriggio la Sezione Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Larino ha contestato a San Martino in Pensilis i primi due verbali a mente dell’articolo 93 del Codice della strada nella sua nuova formulazione, che sanziona il conducente residente in Italia da più di 60 giorni che circola con veicolo con targa straniera. Sono stati infatti fermati due cittadini bulgari, residenti in Italia, area pugliese, da più di un anno, che viaggiavano su detti mezzi immatricolati in Bulgaria. I due veicoli sono stati fatti cessare immediatamente dalla circolazione ed agli stessi è stata applicata una sanzione amministrativa pari a 712 euro. Uno dei due veicoli è stato altresì sottoposto anche a fermo amministrativo per 60 giorni, non avendo uno dei due trasgressori provveduto al pagamento immediato della sanzione applicata.
I proprietari dei veicoli devono entro 180 giorni provvedere alla immatricolazione del veicolo in Italia o alla conduzione dello stesso oltre confine, pena la confisca del mezzo (il cosiddetto “Decreto Salvini”).
In seguito all’entrata in vigore del decreto sicurezza, a partire dal 4 dicembre chi ha la residenza in Italia da più di 60 giorni non può circolare con veicoli immatricolati all’estero.
Sono esclusi dal divieto leasing o locazioni o comodati d’uso (ammesso solo nel caso vi sia una rapporto di lavoro con l’azienda che concede l’uso del veicolo) che comunque dovranno avere a bordo un documento registrato e riportante data certa in relazione al rapporto fra il reale utilizzatore e il proprietario.
E’ data possibilità ai possessori dei veicoli non italiani richiedere, entro 180 giorni, alla motorizzazione civile competente l’immatricolazione dello stesso in Italia o richiedere il foglio di via per esportare il veicolo all’estero, per evitare così di incorrere nella più grave sanzione accessoria della confisca del veicolo.

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