Il grande giorno della Carrese. Dopo l’edizione mozzata del 2017 e quelle annullate del 2015 e 2018, si dovrebbe disputare la seconda Corsa dei carri normale in 5 anni, nel lustro più travagliato della storia recente della gara pluri-secolare. La Commissione unica di vigilanza a maggioranza si è espressa a favore della Carrese a San Martino in Pensilis. Il voto finale è 5-3, vuol dire che il fronte dei contrari ha acquistato un voto rispetto alla commissione del 10 aprile. Ciò che conta, però, è il risultato finale. La seduta ha avuto tempi lunghi e quindi la verifica del percorso. In mattinata ecco arrivare il post del presidente dell’Unione Carresi, Pasquale Di Bello. «Non vi nascondo la mia emozione. Ormai mancano poche ore alla conclusione di un lavoro durato un anno intero. In questa cartellina c’è tutto quello che abbiamo fatto come Unione Carresi. Ancora una volta devo ringraziare tutti, nessuno escluso. L’Unione Carresi oggi è più di una semplice associazione, è diventata una comunità che ne contiene al suo interno altre quattro: San Martino, Ururi, Portocannone, Chieuti. Grazi a tutti, di cuore, per quello che avete fatto. Un abbraccio a tutti ed uno in più agli amici di Chieuti che quest’anno non hanno celebrato la loro Carrese. Il prossimo anno ci saranno anche loro, senza alcun dubbio. Domani (oggi, ndr) è il 30 aprile e, finalmente, i Carri potranno lasciare le stalle e tornare sulla strada benedetta di San Leo. A quelli che sono stati accanto a buoi e cavalli un altro intero anno, vivendo momenti di sconforto e angoscia, ma senza stancarsi o mollare un attimo, vanno il grazie e la riconoscenza più grandi di tutta l’Unione Carresi. Noi abbiamo fatto la nostra parte, come voi la vostra, e speriamo di aver fatto tutti bene. Viva le Carresi!» Ebbene, non è stata una passeggiata di salute, poiché ai due niet già consolidati in prima battuta, come quelli del Tecnico del fondo di emanazione del Mipaaf e del servizio veterinario dell’Asrem – già al centro di polemiche roventi – si è aggiunto il parere sfavorevole dei Vigili del fuoco, trasformate in no le prescrizioni verbalizzate in seno alla prima seduta della Cuv. Il verbale è stato trasmesso alla prefettura e ieri si attendevano le disposizioni di ordine pubblico al sindaco, che come ultimo tassello del mosaico le inseriva nell’ordinanza autorizzativa, quella che mancava lo scorso anno, per intenderci. Rispetto al 2018, fondamentale la modifica del regolamento, che ha aperto a votazioni di maggioranza, in luogo della vecchia unanimità richiesta come elemento imprescindibile per dare l’assenso alla disputa della manifestazione. Insomma, alle 13, Carri e carristi di Giovanotti, Giovani e Giovanissimi, in rigoroso ordine del 2017, andranno a farsi benedire e scenderanno a piedi fino all’avvio del Tratturo, dove dalle 17 circa, partirà la corsa lunga 8 km, sotto gli occhi attenti dei 200 steward richiesti dal protocollo di sicurezza. Nel pomeriggio di ieri lo stesso presidente Di Bello ha ufficializzato l’esito della votazione in Commissione unica di vigilanza, «1) Il verbale della Commissione (positivo, passato 5 a 3) è stato trasmesso in Prefettura. 2) Dalla Prefettura deve pervenire al Comune la comunicazione relativa alla predisposizione delle misure di Ordine Pubblico, ovvero dell’invio delle Forze dell’ordine. 3) Dopo l’arrivo della comunicazione prefettizia, il Sindaco firmerà l’autorizzazione per la corsa. Sono passaggi tecnici, non è in forse la Corsa dei Carri. A votare contro sono stati: Tecnico del Ministero, Veterinari, Vigili del Fuoco. Questi ultimi, in precedenza, avevano espresso parere favorevole. Adesso contrario ma tutte le loro obiezioni sono state superate, come spiegato nelle verbale di riunione. Il progetto di sicurezza messo in campo è alla lettera quello condiviso con la Prefettura e verrà rispettato alla lettera. Spero di essere stato chiaro. Si corre, non so più in che lingua scriverlo».
Nel corso della giornata è arrivata anche l’autorizzazione dalla Regione.

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