Avrebbe dovuto diplomarsi l’anno prossimo al liceo classico di Termoli, Domenica Marchetti. Avrebbe dovuto vivere appieno i suoi diciotto anni, compiuti solo due settimane prima del fatale incidente di quel maledetto 23 giugno che l’ha portata via ai genitori, ai fratelli e agli amici.
Gli stessi che nel pomeriggio di ieri hanno sommessamente affollato la chiesa di Santa Maria delle Rose per darle l’ultimo saluto, col suo corpo nella bara bianca, mentre tutto il paese è in silenzio per il rispettoso lutto cittadino proclamato dal sindaco.
Il rito funebre è stato officiato dal vescovo diocesano Gianfranco De Luca.
Decine di corone, fiori, palloncini bianchi e una chiesa, quella di Santa Maria delle Rose, troppo piccola per accogliere il mare di gente che ieri ha deciso di dare l’ultimo saluto a Domenica, la giovane bonefrana deceduta a seguito di un incidente stradale avvenuto in prossimità dello e scalo ferroviario di Matrice. Troppo piccola anche per accogliere il dolore di chi, famiglia, amici, comunità, ha visto questo “fiore” spezzarsi prematuramente, abbandonando così le speranze e i sogni futuri che possono inevitabilmente caratterizzare un ragazza di 18 anni.
Una ragazza solare, perché Domenica lo era, pronta ad affrontare con entusiasmo il suo imminente ultimo anno di Liceo per poi buttarsi a capofitto nel mondo dei grandi.
«Non è il momento di chiedersi il perché – ha ribadito il vescovo De Luca durante l’omelia – altrimenti queste domande si trasformano in grovigli dal quale è impossibile uscire.
La morte non è una cosa semplice, non è un passaggio indolore, ma dopo la morte noi oggi celebriamo la resurrezione, al pari di quella di Gesù. Quando i discepoli giunsero al sepolcro lo trovarono vuoto, quello stesso vuoto interiore che ci procura questa morte. Ma così come Cristo è risorto anche Domenica è risorta, attraverso il nostro amore». Ad attendere il feretro all’uscita della chiesa centinaia di persone, oltre ai soci dell’Avis, della cui componente giovanile Domenica faceva parte. Un abbraccio collettivo che si è stretto attorno ai familiari, alla mamma Raffaella, al papà Paolo e al fratello Teo.

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