Brutta sorpresa per i fattori che custodiscono la tenuta Iktus tra Termoli e Guglionesi, intitolata a Lucia e Bernardo Bertolino. Come è avvenuto di recente in altre zone del Molise, un gregge di pecore, mentre era libero, è stato aggredito nella notte tra domenica e lunedì e due esemplari ovini sono stati sbranati. Alla scoperta della mattanza, stamani, il resto del gregge è stato messo al riparo. Tremende le scene che si sono poste agli occhi di chi si è recato alla fattoria. Si pensa all’attacco di cani selvatici o addirittura di lupi. Da Iktus, per il tramite di don Benito Giorgetta, l’appello anche alle altre aziende agricoli circostanti a stare attenti. Abbiamo cercato di saperne di più e abbiamo trovato una testimonianza, da parte di un testimone oculare: «Mio padre aveva avvistato una lupa con mammelle l’anno scorso, quindi con cuccioli. Mentre qualche settimana fa sempre vicino al Ribo me ne sono passati avanti due attraversando la strada. Ho parlato con i Carabinieri e mi hanno detto che sono stati portati qui appositamente da Palata. Fatto sta che se pensano di risolvere in questo modo il problema dei cinghiali sbagliano di grosso. Il centro abitato di San Giacomo degli Schiavoni non è lontano da dove li ho avvistati e proprio all’entrata del paese c’è un parchetto dove giocano i bambini, il che potrebbe essere anche pericoloso forse (anche se il lupo non tende ad attaccare a meno che è di notte e in branco, piuttosto scappa); ci sono allevamenti di pecore lì vicino che possono essere sbranate; non credo che i nostri politici vogliano affrontare come si deve il problema dei cinghiali. Da agronomo e girando per le aziende agricole ti posso assicurare che molti hanno rinunciato a coltivare molte leguminose, sostituendole con il coriandolo in alcuni casi (a cui il cinghiale non si avvicina) che non dà lo stesso livello di redditività. Ma soprattutto bisogna anche capire se il basso Molise possa essere il giusto habitat per i lupi».

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