I migranti ancora protagonisti in lavori di bonifica del territorio bojanese da discariche che i cosiddetti cittadini perbene causano con l’abbandono insensato di rifiuti nell’ambiente.
Come si ricorderà già in precedenza avevano aderito a giornate ecologiche organizzate dal Comune.
Sono una trentina i ragazzi di colore ospitati in una struttura ricettiva della città che dall’inizio di settembre sono impegnati in attività volontarie di interesse pubblico in favore della comunità locale.
Il progetto prevede una serie di interventi, come appunto la pulizia di aree verdi cittadine, la pitturazione di pali ornamentali della pubblica illuminazione, la rimozione dei graffiti urbani e quant’altro, lavori che i soggetti che hanno aderito all’iniziativa stanno svolgendo secondo le direttive dell’Ufficio tecnico comunale e le modalità dettagliatamente indicate nello schema di convenzione stipulato con la cooperativa Eden di Campobasso che gestisce uno dei Centri di accoglienza a livello locale.
Dai primi di settembre i migranti hanno iniziato una serie di lavori secondo un calendario mensile ben definito nelle varie zone della città che prevede il taglio dell’erba, l’estirpazione delle erbacce, la pulizia dei marciapiedi e delle strade comunali.
Nella giornata di ieri questi interventi sono stati momentaneamente sospesi per concentrarsi sulla bonifica di una maxi discarica nella zona delle gallerie della Di Penta, esattamente tra via San Giovanni e la sottostante chiesa di Santa Maria dei Rivoli. Una zona impervia, con una fitta vegetazione che da qualche anno è diventata un ricettacolo di ogni tipo di rifiuto, che con il tempo potrebbe creare seri problemi anche alle sottostanti falde acquifere.
«Da stamattina i ragazzi sono impegnati a ripulire dai rifiuti questa zona bellissima di Bojano – ha dichiarato Hichem Gheriani, responsabile del centro, un tunisino che da anni vive a Bojano dove si è perfettamente integrato -, sono giovani provenienti dal Niger, dal Senegal, dal Mali, dal Togo e da altri Paesi dell’Africa che hanno aderito ad un progetto socialmente utile. In attesa di ottenere i documenti per regolarizzare la loro permanenza in Italia, hanno deciso di impegnarsi in lavori di pulizia del territorio per non annoiarsi durante il giorno senza fare nulla. Lavorano in gruppi da dieci dal lunedì al giovedì, dalle ore 8.30 alle 12.30».
Ieri mattina hanno raccolto un notevole quantitativo di rifiuti, riempiendo diverse volte il camioncino messo a disposizione dalla ditta Smaltimenti Sud che gestisce il servizio di igiene in città; rifiuti di ogni genere, vetro, damigiane, ferraglia, elettrodomestici, materiale plastico, giocattoli rotti, pneumatici, residui di mobilia, il tettuccio di un fuoristrada, sanitari rotti, buste di immondizia, televisori, computer rotti, condizionatori, legno e tanti altri rifiuti impensabili che i cittadini intelligenti e civili potrebbero, con un pizzico di buon senso, conferire all’isola ecologica presso il vecchio Carcere a Maiella non inquinando l’ambiente in cui vivono.
«Ultimamente abbiamo verificato lo stato di degrado in cui vive Bojano a causa dell’inciviltà di alcuni soggetti che, nonostante l’ottimo servizio di raccolta rifiuti porta a porta, si ostinano ad abbandonare i rifiuti nel fiume, nelle aree verdi e nei luoghi più inaccessibili quando sarebbe più semplice, in questo delirio di abbandono, lasciarli per strada dove è più facile ed immediato raccoglierli da parte degli operatori ecologici – ha dichiarato il vicesindaco Virgilio Spina -. Tutto ciò purtroppo non avviene, anzi questi soggetti si divertono a buttarli nei luoghi dove è più difficile effettuare le bonifiche come in una sorta di sfida e di dispetto, comportamenti assurdi ed incivili che poi finiscono per danneggiare non solo le tasche dei cittadini in generale, ma anche e soprattutto i loro interessi. Fortunatamente grazie all’accordo sottoscritto con la cooperativa Eden che gestisce il Centro di accoglienza dei migranti di via Croce, stamattina siamo riusciti a far partire un’operazione di bonifica di una delle zone più caratteristiche di Bojano, il curvone di San Giovanni che affaccia sulla chiesa di Santa Maria dei Rivoli e sulle sorgenti sottostanti. L’appello che rivolgo a tutti quelli che hanno a cuore le sorti della nostra Bojano, è di aiutarci e collaborare, diversamente non riusciremo mai a tenere in ordine e pulita la città, tanto più che è ancora più oltraggioso da parte di questi incivili gettare rifiuti che cadono sulla chiesa, è come se gettassimo rifiuti sulle nostre icone più sacre. Collaborare significa anche segnalare le persone incivili che abbandonano i rifiuti, oltre a continuare diligentemente a conferire i propri rifiuti nelle ore consentite e all’isola ecologica per ciò che concerne i rifiuti ingombranti. La cosa che più di tutte merita di essere sottolineata, è che i ragazzi migranti non hanno fatto alcuna distinzione tra religione cattolica e musulmana, ma tutti insieme si stanno impegnando con grande entusiasmo a ripulire l’area circostante la chiesa di Santa Maria dei Rivoli che per la gran parte de bojanesi rappresenta un luogo di massimo rispetto. Colgo l’occasione per ringraziare in primis questi bravissimi giovani, la cooperativa Eden, l’azienda Smaltimenti Sud che ha messo a disposizione personale e mezzi per questa iniziativa, la Confraternita di Santa Maria dei Rivoli che ci ha dato la possibilità di poter accedere dall’area adiacente la chiesa. Quello che mi colpisce e mi fa male è vedere una zona piena di verde che potrebbe rappresentare un fiore all’occhiello per la nostra città, come del resto tante altre di cui il nostro territorio è ricco, ridotta ad una pattumiera. Devo, inoltre, dire a tutti quelli che parlano dei migranti, con una sottile vena razzista e xenofoba – ha concluso Spina -, che se non ci fossero stati loro non avremo certamente potuto iniziare a risolvere questo grande problema socio-ambientale che i nostri cari amici bojanesi cosiddetti “civili” hanno causato con il loro barbaro comportamento».
Va ricordato che il predetto servizio è a costo zero per le casse comunali.
E.C.

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