Finalmente dopo un notevole lasso di tempo, il Comune di Bojano si è deciso con un’ordinanza ad intervenire concretamente sul fabbricato disabitato e pericolante sito in corso Garibaldi al civico n. 107. Della questione ci siamo occupati già in passato alcune volte. È da una dozzina d’anni che l’ente municipale non era riuscito a costringere i proprietari ad intervenire per effettuare lavori sull’immobile e metterlo in sicurezza per eliminare così quella situazione di pericolo costante che sta preoccupando non poco i proprietari delle abitazioni limitrofe. Il fabbricato, di remota costruzione, consta di due livelli, e si presenta in uno stato di totale abbandono, le sue mura presentano lesioni evidenti, con un tetto fatiscente, con infiltrazioni d’acqua piovana, e parzialmente crollato al suo interno. C’è il fondato rischio che, se non si interviene subito, l’intero fabbricato possa, da un momento all’altro, collassare causando un serio pericolo sulla pubblica strada proprio in considerazione che più volte dal cornicione sono caduti cocci di coppi e altro materiale che, fortunatamente, non hanno colpito alcun passante. In tutti questi anni l’ufficio comunale preposto, più volte investito del problema da alcuni residenti di corso Garibaldi, non è stato in grado di costringere i proprietari dell’immobile ad intervenire pur avendoli diffidati più volte. Da parte del Comune, finora, non c’era stato il passaggio alla seconda fase, cioè quello di sostituirsi ai proprietari con un intervento diretto nei lavori per la messa in sicurezza del fabbricato per poi addebitare le spese agli stessi intestatari. Nei giorni scorsi, anche a seguito di altre sollecitazioni da parte dei vicini di casa, c’è stato l’ennesimo sopralluogo dei tecnici comunali, non dimenticando che in passato erano intervenuti anche i Vigili del fuoco di Campobasso che avevano riscontrato le suddette criticità, i quali hanno nuovamente relazionato circa il pericolo presente per la pubblica incolumità. La situazione, tra l’altro, sembra che si sia anche aggravata ulteriormente, perché oltre alla possibilità di caduta dei coppi posti sul cornicione, c’è anche il canale di gronda che potrebbe distaccarsi dal sostegno, come del resto le ante della finestra fortemente danneggiata che potrebbero cadere sul sottostante marciapiedi e sulla pubblica via con il rischio, appunto, di causare danni alle persone e ai veicoli che vi transitano. A seguito di quest’altro sopralluogo, il sindaco Di Biase, quale Ufficiale del governo, ha immediatamente adottato un’ordinanza (n. 1 del 14 novembre) circa la necessità di provvedere con misure urgenti a tutelare la pubblica incolumità e a ripristinare le condizioni minime di sicurezza. Il provvedimento sindacale ordina ai proprietari di provvedere ad eseguire con immediatezza i lavori di messa in sicurezza del fabbricato entro e non oltre 15 giorni dalla notifica dell’ordinanza stessa ai proprietari, predisponendo in concomitanza con l’esecuzione degli interventi, adeguati dispositivi di sicurezza e protezione idonei ad impedire il transito dei pedoni sul marciapiedi prossimo all’edificio nonché ad assicurare la sicurezza del traffico pedonale e veicolare lungo il tratto di corso Garibaldi durante i lavori. Nell’ordinanza il primo cittadino ha prescritto, altresì, che gli interventi di cui trattasi siano eseguiti sotto la direzione di un tecnico abilitato il quale, all’esito delle lavorazioni, dovrà comunicare al Settore Tecnico Comunale l’avvenuta ultimazione allegando certificazione di avvenuta rimozione dei pericoli per la pubblica incolumità. L’ordinanza contiene, infine, l’avvertimento che in caso di accertata inottemperanza, entro il termine assegnato, i proprietari saranno denunciati alla competente Autorità giudiziaria, e i lavori saranno eseguiti d’ufficio, senza ulteriore comunicazione, a cura del Comune, per cui una volta ultimati il responsabile del Settore Tecnico comunale provvederà successivamente al recupero coattivo delle spese interamente sostenute in danno degli interessati inadempienti senza pregiudizio di eventuali azioni penali per i reati in cui gli stessi siano incorsi. Dopo anni, finalmente, sembra che la vicenda del fabbricato pericolante di corso Garibaldi che tiene in ansia i vicini di casa e non solo, stia per concludersi con la sua messa in sicurezza. «È un’ordinanza che aspettavamo da anni – ha commentato un vicino di casa quando ha saputo del provvedimento sindacale -, o il Comune oppure i privati, l’essenziale che questi lavori vengano fatti al più presto, perché così come si trova il fabbricato costituisce un serio pericolo per tutti quelli che si trovano a transitare sul marciapiede adiacente l’immobile stesso».
E.C.

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