Carte d’identità rubate qualche anno fa a Palazzo San Francesco e usate da organizzazioni malavitose per fornire false generalità e mettere a segno truffe e reati vari contro il patrimonio.
Nel gennaio di sei anni fa, come si ricorderà, fu messo a segno un furto perpetrato durante la notte al Comune di Bojano, dove ignoti, dopo aver forzato una porta posteriore del Palazzo municipale si introdussero al suo interno, asportando soldi in contanti dalla cassaforte dell’Ufficio Anagrafe, aperta con la fiamma ossidrica, nonché oltre 450 carte d’identità in bianco. Queste ultime, a quanto pare, sono state poi utilizzate da un’associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione di documenti di identità, falso documentale, truffa e sostituzione di persona. Da qualche anno, infatti, stanno arrivando nel centro bifernino, da varie parti d’Italia, decreti ingiuntivi, atti giudiziari per truffe e reati vari, nonché cartelle di multe non pagate e messe a ruolo per la riscossione coattiva e quant’altro nei confronti di persone sconosciute o società fittizie che risultano residenti o domiciliate in città presso fabbricati addirittura diruti o chiusi da svariati anni. Alcuni proprietari di questi immobili sono stati anche interpellati per avere notizie circa questi presunti inquilini sconosciuti, ovviamente, a loro insaputa.
Episodi che sono facilmente riconducibili a quelle carte d’identità in bianco rubate presso il Comune di Bojano nel 2012 e quindi utilizzate da malfattori per falsificare la propria identità e per mettere a segno reati di vario genere.
È facile immaginare che dietro a questi episodi ci siano delle vere e proprie organizzazioni, con esperti nell’arte della contraffazione dei documenti. Purtroppo le indagini per risalire a quel furto al Comune di Bojano, il cui vero obiettivo era senz’altro quello di prelevare le carte d’identità in bianco, finora non ha dato alcun esito. Sicuramente atti giudiziari, multe e quant’altro, i cui destinatari sono questi impostori collegati a quel furto, continueranno ad arrivare anche in futuro.
E.C.

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