È iniziata una settimana importantissima per la vertenza Solagrital. Il commissario liquidatore Tacchilei aveva promesso il pagamento della mensilità di ottobre entro ieri, impegno che è stato rispettato però gli assegni bancari preparati dagli uffici amministrativi Solagrital non sono stati quelli che le maestranze si attendevano in quanto sono state trattenute una serie di somme per scioperi e quant’altro, per cui alla fine la media degli stipendi varia tra i 400 e 500 euro. Per riscuotere l’assegno gli interessati dovranno attendere comunque un po’ di giorni. Un altro appuntamento importante per la giornata di ieri era la firma del contratto di affitto del ramo aziendale alla Gam, passaggio che al momento serve principalmente per il pagamento delle spettanze arretrate ai dipendenti, un passo fondamentale per restituire quanto meno un po’ di respiro a tante famiglie che sono state costrette in questi ultimi mesi a “pane e acqua” per sopravvivere. La riunione per definire l’affitto, iniziata nel pomeriggio presso l’azienda con tutti i soggetti interessati, si è protratta fino a tardi. Le uniche notizie trapelate sono relative all’intervento di un notaio per verificare alcuni aspetti del contratto legati alla società subentrante Gam che si impegnerebbe a riassumere 250-260 dipendenti. Se un passo avanti per risolvere nell’immediato l’aspetto economico delle maestranze è stato fatto, bisogna anche dire che il futuro sarà incerto e pieno di incognite. Bisognerà, infatti, capire come la Gam, prendendo in affitto la struttura aziendale, potrà mandare avanti la produzione, se lo farà con lo stesso management che ha portato Solagrital al fallimento e con quali investimenti dato che i 5 milioni di euro sono tutti impegnati per far fronte ai pagamenti e soprattutto quali saranno i criteri di scelta dei lavoratori che transiteranno in Gam.

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