Calorosa l’accoglienza che la comunità di Gildone ha riservato alla ministra irlandese Katherine Zappone. Nel piccolo centro molisano che diede i natali ai nonni, grandi e piccini ieri hanno festeggiato l’illustre ospite che ha ricevuto la cittadinanza onoraria. Un riconoscimento importante per ciò che la ministra per l’infanzia e la gioventù ha fatto in Irlanda dove il suo impegno si è distinto soprattutto per ridurre la povertà e raggiungere una maggiore uguaglianza per le donne, i disabili e i genitori singoli. Ad accompagnare Katherina Zapppne c’erano anche Marco Giannantonio e Maurizio Mastrangelo, due giovani molisani che hanno fatto ‘fortuna’ in Irlanda con una scuola di cucina italiana. Insieme alla ministra hanno ripercorsi le strade del paese dove i nonni Angelo e Maria, vissero sino alla fine del secolo scorso per poi emigrare in America, mantenendo però sempre forte il legame con la comunità gildonese. Partirono dal quel portone verde come l’Irlanda – scrive sulla pagina facebook Giannantonio – i bisnonni del ministro Irlandese Katherine Zappone. Oggi la loro celebre nipote è tornata in quella casa, in quel Paese dal quale tutto iniziò.
La Cittadinanza Onoraria ricevuta quest’oggi è una favola dei nostri giorni per diverse ragioni, per il modo in cui è maturata e per il significato umano che porta con se. L’Irlanda ancora una volta ha donato magia a questa Storia. Complimenti sentiti ai Gildonesi per l’accoglienza calorosa e sincera.
Le lacrime del Ministro Zappone erano piene di riconoscenza per tutti voi!»
«Un benvenuto alla ministra arriva anche dal consigliere regionale Michele Petraroia che scrive: onorevole ministro, benvenuta nella terra d’origine della sua famiglia e auguri per la sua visita nella comunità di Gildone che saprà accoglierla con calore umano, affetto e orgoglio. Da questo piccolo borgo dell’antico Sannio sono partiti migliaia di emigranti che hanno raggiunto i luoghi più disparati del Mondo, inserendosi con laboriosità in quelle realtà, ma custodendo un ricordo vivo nei propri cuori del proprio paese, delle tradizioni popolari, delle manifestazioni religiose, dei suoni, dei sapori e dei paesaggi suggestivi e illuminati di un’Italia che hanno continuato ad amare con una passione straordinaria. Nella sua visita di oggi potrà ascoltare le pietre sapientemente lavorate dagli artigiani di Gildone, aggirarsi nei vicoli e scoprire portali, avvertire nell’aria il profumo del pane appena sfornato, toccare con mano la cordialità delle persone e ammirare le diverse chiese che da Santa Maria in Valle al Santuario di Santa Maria a Quadrano testimoniano le tradizioni religiose di una comunità in cui arrivò Papa Banedetto XIII° agli inizi del 1700, e che ha dato i natali al Beato Silvestro sepolto nel Convento di San Giovanni dei Gelsi a Campobasso e al Beato Ludovico le cui spoglie riposano ad Orsogna nel vicino Abruzzo. Buona permanenza a Gildone, un comune capace di sorprenderci con le sue storie leggendarie, i suoi pani di Sant’Antonio, con artisti come Palma Spina e Luigi Farinaccio, con artigiani preparati, con un territorio che custodisce mura ciclopiche e scavi archeologici, e con tradizioni enogastronomiche tramandate di generazione in generazione con maestria sia dalle famiglie rimaste in paese che da quelle emigrate dall’Australia al Canada e dall’Europa all’Argentina».

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