Destano ancora preoccupazione le condizioni di Monica D’Aversa, la 39enne di Montagano coinvolta lunedì 11 giugno nell’esplosione di una bombola gpl in un’abitazione a Matrice. La donna si trovava nella mansarda della casa a due piani dei suoceri situata in aperta campagna a pochi metri di distanza dalla chiesa di Santa Maria della Strada.
Quella casa Monica la frequenta tutti i giorni, sia per far visita ai suoceri, sia per lavorare nell’azienda agricola di famiglia. Lunedì era in casa, proprio in mansarda, mentre i suoi tre figli, insieme ai nonni, si trovavano fuori dall’abitazione.
Poi intorno alle 16 il boato e di seguito il crollo. L’intero piano e parte del tetto sono state sventrate dalla potenza dell’esplosione. La donna è stata l’unica a ferirsi riportando gravi ustioni sul volto e sugli arti. L’ambulanza giunta sul posto ha immediatamente trasportato la donna al Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Campobasso in codice rosso.
Affinché potesse ricevere cure mirate rispetto alle ferite riportate, ieri la donna è stata trasferita nel centro Grandi ustioni di Bari.
Al momento è ancora sedata e la prognosi resta riservata. Intanto proseguono le indagini del Nucleo investigativo dei Vigili del fuoco per capire cosa abbia provocato l’esplosione.

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