La dinamica è apparsa subito poco chiara: già nei minuti immediatamente successivi alla tragedia era infatti circolata l’ipotesi della folgorazione. Dopo qualche ora, invece, il decesso di Enzo Nardacchione, il 69enne di Vinchiaturo scomparso lo scorso 5 giugno in contrada Monteverde, era stato classificato come morte naturale provocata da un arresto cardiocircolatorio. Eppure sul luogo della tragedia – il giardino di una villetta di proprietà di alcuni amici dove Enzo Nardacchione stava lavorando alla sistemazione di un impianto di irrigazione – oltre ai soccorritori del 118 e della Croce azzurra si erano precipitati anche i Vigili del fuoco ed i carabinieri di Vinchiaturo e San Giuliano del Sannio.
Quando l’uomo si è accasciato al suolo era in corso un nubifragio, il corpo era riverso a terra vicino ad un palo della corrente e gli agenti e gli uomini del 115 sono rimasti sul posto per diverse ore. Insomma, elementi che almeno ad un primo impatto lasciavano pensare ad un tragico incidente.
Ora, a più di una settimana della morte del 69enne, la Procura ha deciso vederci chiaro e ha aperto un fascicolo per far luce sull’esatta dinamica della tragedia ma soprattutto per stabilire le cause del decesso.
L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella di omicidio colposo. Il pm Giuliano Schioppi ha disposto la riesumazione della salma della salma, che avverrà oggi pomeriggio, per consentire l’autopsia. La Procura si è mossa dopo l’esposto presentato dalla famiglia della vittima, «in cui abbiamo chiesto ulteriori indagini – ha spiegato a Primo Piano Molise Antonello Urbano, legale della famiglia Nardacchione – tra cui anche la riesumazione e l’esame autoptico. La salma dell’uomo riportava evidenti segni di folgorazione – ha proseguito l’avvocato – per cui abbiamo deciso di presentare l’esposto.
Eventuali responsabilità le accerterà la Procura – ha voluto precisare –, al momento l’unico intento della famiglia è capire le cause della morte».
Intanto ieri pomeriggio nella villetta di contrada Monteverde, a d un centinaio di metri da ‘Le4Vianove’, i Vigili del fuoco hanno iniziato i primi sopralluoghi. Serviranno almeno 60 giorni per conoscere il risultato dell’autopsia e dunque capire le cause della tragedia che ha sconvolto l’intera comunità di Vinchiaturo, dove Enzo Nardacchione era conosciuto e ben voluto da tutti.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.