La reazione, che in molti attendevano, è arrivata. Del resto saranno centinaia i pendolari che da giovedì, una volta raggiunto il Terminal di Campobasso, non sapranno come spostarsi in città. E così sindaci di numerosi comuni della provincia hanno preso carta penna ed hanno scritto al sindaco di Campobasso Battista, all’assessore alla Mobilità De Bernardo, e per conoscenza al prefetto Maria Guia Federico, al governatore Toma e all’assessore regionale ai Trasporti Niro. A guidare la ‘crociata’ contro la soppressione di tutte le corse da e per il Terminal il primo cittadino di Petrella Tifernina Alessandro Amoroso, che si è fatto portavoce delle istanze dei sindaci di Baranello, Busso, Campochiaro, Campodipietra, Casacalenda, Casalciprano, Castellino del Biferno, Castelmauro, Castropignano, Cercemaggiore, Cercepiccola, Civitacampomarano, Gambatesa, Gildone, Guardialfiera, Guardiaregia, Jelsi, Limosano, Macchia Valfortore, Matrice, Montagano, Oratino, Pietracupa, Ripalimosani, Roccavivara, Rotello, San Biase, San Giovanni in Galdo, Santa Croce di Magliano, Sant’Angelo Limosano, Sant’Elena Sannita, Sant’Elia a Pianisi, Sepino, Spinete ,Toro e Vinchiaturo.
«Dopo aver appreso dagli organi di stampa – si legge nella missiva – a pochi giorni dell’inizio dell’anno scolastico, che nella città di Campobasso dal 13 settembre, sarà sospeso il trasporto pubblico urbano dal terminal degli autobus alle varie scuole, all’ospedale Cardarelli ed alla fondazione Giovanni Paolo II, preoccupato per il grave disagio che comporterà l’inaccettabile sospensione del servizio di trasporto alla gran numero di pendolari, soprattutto per gli studenti e per gli anziani obbligati a raggiungere i luoghi di cura, chiedo nelle more della risoluzione delle varie problematiche tecniche e di competenze, di revocare il provvedimento di sospensione del servizio di trasporto in argomento.
Qualora la richiesta non dovesse essere accolta, chiedo un incontro urgente, chiarificatore, sulle motivazioni che hanno indotto ad adottare un provvedimento drastico che penalizza fortemente buona parte della popolazione viaggiante».
E le motivazioni a cui fa riferimento il sindaco le ha ben illustrate l’esponente della Giunta Battista qualche giorno fa in conferenza stampa. A fronte dei tagli al trasporto e la conseguente riduzione delle risorse del 30%, Palazzo San Giorgio si è visto costretto a razionalizzare il servizio. Contestualmente ha chiesto un contributo alla Regione per quello che definisce un servizio extraurbano. Di tutt’altro avviso Palazzo Vitale che ogni anno eroga i finanziamenti ai Comuni per la gestione del trasporto pubblico: risorse fissate dalla legge e che dunque non possono essere ‘ampliate’ senza una preventiva modifica alla norma. Insomma, un braccio di ferro che difficilmente troverà una risoluzione entro il 13 settembre, giorno in cui suonerà la prima campanella e centinaia di studenti, oltre che lavoratori, resteranno a piedi.

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