Al grido «Non possiamo rimanere isolati» ieri mattina i cittadini e i parroci di Limosano, San Biase e Sant’Angelo Limosano, guidati dai rispettivi sindaci Angela Amoroso, Isabella Di Florio e William Ciarallo, hanno portato la protesta direttamente sulla strada provinciale numero 73-1A chiusa dallo scorso 5 marzo per il crollo di un ponticello.
Alle 11 – a Limosano è stata anticipata anche la messa domenicale per consentire a tutti di essere presenti – si sono ritrovati in località Macchia del Ponte per esprimere il comprensibile disappunto per i tempi troppi lunghi della ricostruzione.
Per rendere ancora più chiari i motivi della protesta i primi cittadini dei tre comuni hanno indossato una maglietta con la scritta «Non possiamo rimanere isolati».
Questa volta non è un problema di fondi, che sono stati stanziati diversi mesi fa dalla Regione, ma i tempi tecnici che si è presa la Provincia di Campobasso, ente proprietario dell’arteria, per la realizzazione dell’opera che non sarà pronta prima del prossimo anno. I tempi della burocrazia spesso sono incompatibili con le esigenze dei cittadini, che con la chiusura della provinciale sono costretti a utilizzare una strada comunale molto ripida e particolarmente pericolosa durante il periodo invernale.
Nei giorni scorsi il sindaco di Limosano, comune all’interno del quale ricade il tratto di strada interrotto, aveva lanciato un appello che poi è stato sottoscritto anche dai primi cittadini di San Biase e Sant’Angelo Limosano. «Cari concittadini – c’era scritto – dal 5 marzo scorso, giorno del crollo del ponticello 77 lungo la strada provinciale numero 73-1A, tre comunità non hanno più una strada sicura per raggiungere la Fondovalle del Biferno. Siamo costretti a transitare lungo percorsi alternativi pericolosi che non potranno essere utilizzati durante il periodo invernale. Sono trascorsi cinque mesi dalla concessione del finanziamento regionale per la ricostruzione del ponticello e la Provincia di Campobasso non ha ancora avviato l’iter tecnico dei lavori. Siamo destinati a rimanere isolati! Tutti insieme dobbiamo far sentire forte la nostra protesta contro un’inerzia ingiustificabile. Vi aspetto numerosi domenica 23 settembre alle ore 11 in località Macchia del Ponte nei pressi del ponticello crollato. Partecipa anche tu, la tua presenza è fondamentale!».
Il presidente della Provincia di Campobasso, sollecitato dai sindaci dei tre Comuni, ha spiegato che ci sono tempi tecnici da rispettare ma che si impegnerà a ridurli allo stretto necessario. Gli amministratori da parte loro hanno ribadito che fino a quando non vedranno le ruspe sul cantiere andranno avanti con la protesta.

AM

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