«Tre comuni del Molise isolati dal 5 marzo scorso a causa del crollo di un ponticello: i soldi che servono per realizzare l’intervento, una volta tanto, ci sono, ma non vengono spesi dall’ente preposto, la Provincia di Campobasso, per ragioni incomprensibili. Siamo sempre più all’assurdo». Il senatore dei 5 Stelle Fabrizio Ortis cavalca la rabbia dei cittadini e degli amministratori di Limosano, Sant’Angelo Limosano e San Biase definendo «sacrosanta» la protesta di domenica.
«In qualità di membro della Commissione Difesa al Senato – spiega ancora il parlamentare penta stellato – mi sono attivato per mettere in contatto diretto il presidente della Regione Donato Toma con il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, per chiederle di valutare la costruzione di un ponte militare in tempi brevissimi e a costi contenuti, che permetterebbe così di aggirare gli ostacoli burocratici, ripeto, incomprensibili, che da circa sette mesi costringono i cittadini di tre comuni molisani a percorrere una strada comunale con caratteristiche di strada interpoderale, altamente scoscesa e con una carreggiata di dimensioni ridotte, quindi estremamente pericolosa e non transitabile nel caso di nevicate, frequenti nella stagione invernale sempre più vicina».
Ricordiamo che anche la sindaca di Limosano Angela Amoroso ha già chiesto l’intervento del governo scrivendo una lettera al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Il calvario per i residenti di questa porzione di regionale inizia il 5 marzo scorso, quando il ponticello n. 77 sito in agro di Limosano, edificato presumibilmente negli anni ‘50, crolla per carenza di manutenzione mettendo in crisi la viabilità dell’area essendo l’unico collegamento per i tre comuni all’arteria stradale statale, la fondovalle del Biferno, che consente di raggiungere i centri maggiori, tra cui il capoluogo di regione. Rilevata la gravità della situazione, la Provincia di Campobasso chiude al traffico il tratto di strada e con un’ordinanza stabilisce tra l’altro che «per i mezzi pesanti ed autobus non vi sono percorsi alternativi», con grandissimo disagio ai lavoratori, agli studenti e agli operatori economici della zona. I sindaci fanno fronte comune e si mobilitano ottenendo – il 17 aprile – dalla Regione un finanziamento di 200mila euro per un intervento di somma urgenza. I tempi celeri della Regione vengono ‘ammazzati’ dalla Provincia che solo «il 29 agosto, con decreto n. 93 del presidente Battista – rimarca il senatore Ortis – pprova uno studio di fattibilità tecnico-economico che prevede, nel cronoprogramma, quale termine di realizzazione del nuovo ponticello il mese di dicembre 2019: gli stessi tempi del ponte Morandi di Genova!». E l’11 settembre scorso con determina dirigenziale n. 1270, il responsabile del procedimento, ingegnere Stoppiello, indice una procedura di affidamento di indagini geognostiche necessarie alla realizzazione delle opere strutturali, per un importo di poco più di 6mila euro, prevedendo un termine di esecuzione dei lavori di ben 180 giorni. I tempi si potevano ottimizzare «facendo ricorso alla procedura di somma urgenza prevista dall’articolo 163 del Codice degli Appalti, tenuto conto che quasi 1.400 persone sono isolate da mesi, non potendo utilizzare strade alternative, e visto l’approssimarsi della stagione invernale che acuirà i disagi».
«Di fronte a una situazione paradossale – conclude il portavoce a Palazzo Madama dei 5 Stelle – che vede i sindaci e i cittadini delle comunità interessate esasperati dopo aver ottenuto i fondi necessari per risolvere un grave problema, ma senza che vengano utilizzati da chi di dovere in tempi appropriati, ho deciso di attivarmi per una soluzione alternativa interessandomi personalmente a fare da tramite tra la Regione Molise e il Ministero Della Difesa, al fine di valutare la possibilità di costruire un ponte militare con costi di compensazione assolutamente sostenibili per il Molise».

 

Battista incontra i sindaci della zona, prossima riunione tra dieci giorni

Il presidente della Provincia Antonio Battista ha incontrato ieri pomeriggio i sindaci di Limosano, San Biase e Sant’Angelo Limosano che domenica scorsa hanno protestato nei pressi del ponticello chiuso dallo scorso 5 marzo. Gli amministratori hanno manifestato il disagio delle proprie comunità isolate ormai da oltre sei mesi. Presidente e sindaci si rivedranno tra dieci giorni per fare il punto sull’avanzamento dell’iter per il ripristino della viabilità interrotta in seguito al crollo del ponticello sulla provinciale 73 in agro di Limosano. E in riferimento alla manifestazione che si è tenuta domenica scorsa interviene anche la società Sati Spa. L’impresa di trasporto pubblico locale extraurbano su gomma che collega Campobasso con i tre comuni rende noto di avere richiesto agli enti competenti «l’adozione di ogni più utile azione tesa al ripristino della regolare percorribilità delle strade che collegano la città capoluogo di regione con Limosano, San Biase e Sant’Angelo, al fine di garantire la regolarità e la continuità dei servizi di trasporto gestiti ed evitare qualsiasi ulteriore disagio in danno all’utenza».

 

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