Un’affermazione netta e, tutto sommato, ampiamente prevista. Francesco Roberti, sindaco di Termoli, ha stravinto la sfida per la presidenza della Provincia di Campobasso battendo l’avversario del centrosinistra, Giuseppe Caporicci, con uno schiacciante 67,3% , pari a 41.724 voti ponderati. Martedì alle urne si sono recati 622 amministratori, pari al 64% degli aventi diritto.
Una vittoria in cui hanno certamente giocato un ruolo da protagonista i consiglieri di Campobasso e Termoli, quelli dei Comuni di fascia ‘alta’. Ma anche le amministrazioni più piccole hanno contribuito, e non di poco, all’elezione dell’esponente del centrodestra.
L’ente di via Roma torna dunque ad avere un unico colore, dopo l’elezione del consiglio dello scorso 31 ottobre a maggioranza centrodestra. Una prova che la colazione unita, al contrario di quanto avvenuto a Isernia, ottiene risultati come rimarcato dallo stesso Roberti all’indomani della sua elezione: «C’è stata sintesi sulla mia figura fin dall’inizio, quando il centrodestra ragiona in termini di coalizione e in termini politici concreti poi arriva il risultato. È sotto gli occhi di tutti e per questo devo ringraziare i sindaci e gli amministratori che mi hanno sostenuto, il presidente Toma che ha voluto la mia candidatura e tutti i coordinatori di partito che hanno mi hanno scelto come candidato». In Provincia non ci sono steccati politici, c’è una bellissima collaborazione tra i sindaci che lavorano nell’interesse della collettività. Forse l’unica nota positiva della riforma Delrio è che siamo tutti amministratori dello stesso territorio senza bandiere e colori diversi».
Ora gli obiettivi su cui si dovrà concentrare Palazzo Magno, nonostante le risorse ridotte all’osso, sono sostanzialmente due: «La nostra è una regione ad alto dissesto idrogeologico – ha evidenziato il neo presidente – e questo comporta una serie di criticità sulla viabilità. Dunque la nostra attenzione sarà focalizzata sulle strade provinciali ma anche sulla sicurezza nelle scuole».

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