Attende sornione, come fosse affacciato al balcone, per sapere chi passa. “Non ho ancora deciso nulla, però non nascondo che si sto pensando, ma è troppo prematuro, per il momento sono solo in fase di trattative con Intesa Popolare. Vedremo, vedremo”. La data delle elezioni politiche si avvicina e il sindaco Gino Di Bartolomeo da ‘vecchio lupo di mare’ sa che quello la preparazione di liste e candidature è il momento più delicato di tutta la competizione, “e allora io aspetto, voglio prima vedere com’è il panorama, chi sarà in corsa per il Parlamento e solo dopo faro la scelta, ma ci tengo a precisare che se non mi candido mi ritirerò come Cincinnato (Lucio Quinzio, politico romano nato prima della Res Publica che fu console nel 460 a.c. e due volte dittatore) in campagna. Il fatto – continua – è assai semplice: quando io gioco a scopa metto nel conto la possibilità di perdere, ma in modo dignitoso. Voglio giocare ma non a perdere. Non che io abbia paura degli avversari, anche questo fa parte della competizione, ma ho bisogno di vederci chiaro”. Nella riunione di ieri in Comune con alcuni vertici del partito c’era anche un gruppo di consiglieri e assessori vicini al primo cittadino che potrebbero entrare in gioco qualora il sindaco scenda in campo per Palazzo Madama. In 26 hanno firmato un documento a sostegno del primo cittadino e ora quel documento potrebbe trasformarsi almeno in una lista, di inquilini in corsa per Palazzo Moffa, sotto il simbolo di Intesa Popolare che fa capo a Giampiero Catone e che è spalleggiato dal vulcanico Vittorio Sgarbi. “Che potrebbe essere quin presto – conclude il sindaco – abbiamo un modo di fare che ci accomuna”.

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