C’è un’aria un po’ più distesa in Consiglio comunale, forse dovuta all’apertura che il sindaco ha dimostrato di avere nei confronti dell’opposizione. Prove tecniche di dialogo per una tranche di fine mandato senza armi in pugno. “O semplicemente paura di restare privo dei numeri necessari per andare avanti” secondo le malelingue che invece leggono nell’atteggiamento più morbido e accondiscedente del pirmo cittadino una sorta di comportamento di ‘convenienza’ tipico di chi ha sulle spalle una lunghissima vita politica e anticipa i tempi e le proprie esigenze. Chissà. In realtà la maggioranza compattissima non lo è, vale la pena ricordare che in vista del nuovo assetto istituzionale che si profila a Palazzo San Giorgio ci sono almeno tre proposte che riguardano la giunta e i programmi di fine mandato. Tre indirizzi diversi, tre modi distinti e separati di vedere questo ultimo anno di consiliatura. Intanto venerdì dovrebbe tenersi un vertice di maggioranza per chiarire i punti focali del centrodestra e avviare i motori in vista delle elezioni della prossima primavera.

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