Molto più di un malessere passeggero, nel gruppo del Popolo della libertà di Palazzo San Giorgio c’è stata una vera dichiarazione di guerra. Troppe incomprensioni, troppe aspettative disattese, troppo distacco tra i vertici e i consiglieri che in questo lungo periodo di mare forza sette si sono sentiti letteralmente abbandonati. “E non è solo una sensazione – dice stizzito Alessandro Pascale – si tratta di una constatazione, di un dato di fatto, altrimenti non si spiegherebbe l’emorragia di consiglieri che ha portato il gruppo a dimezzarsi, anzi a dire la verità eravamo partiti in 10 e oggi ne sono al massimo quattro e non è finita qui perché già si parla di possibili fughe nell’altro schieramento, verso l’Udeur per l’esattezza, che a Palazzo San Giorgio è in piena campagna acquisti. Il partito del Cavaliere è ormai svuotato, rischia di rimanerci solo il capogruppo. Ci sono persone che mancano dal Municipio da mesi – continua Pascale – e che, se si sono visti, hanno assunto le sembianze di meteore e non di amministratori convinti del proprio impegno politico. Ecco dunque la necessità di prendere le distanze da un gruppo che tarpa le ali a chi vuole lavorare sul serio, a chi ha portato acqua alla causa comune. Il nostro ruolo però è quello governare allora lo possiamo fare anche altrove, non siamo legati ad un partito che fino ad ora ci ha solo usati per portare voti e che quando è stato il momento di premiarci ha pensato bene di girarci le spalle”. In effetti a Palazzo San Giorgio si parla già di un nuovo gruppo politico in cui (oltre a Pascale) entrerebbe anche Elio Madonna che in questa vicenda lamenta gli stessi problemi del consigliere Alessandro Pascale. Se così fosse si dovrebbe anche rivedere l’assetto della giunta che ora conta ben 3 rappresentanti del Pdl. Con i nuovi numeri ne potrebbe restare solo uno.

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