Bollette pazze dell’acqua, arriva la nota del Comune. “L’assessorato alle Finanze, ufficio acquedotto – si legge  – informa i cittadini che, come pure indicato nelle relative bollette di riscossione dei consumi dell’acqua, il periodo considerato riguarda gli anni 2011 e 2012. Eventuali difformità riscontrate dall’utenza nelle letture indicate in bolletta potranno essere tempestivamente rettificate, previo opportuno riscontro, presso l’ufficio acquedotto rivolgendosi ai funzionari preposti che saranno a disposizione degli utenti secondo le modalità ed i tempi indicati nella nota a corredo delle bollette medesime. I funzionari comunali saranno, inoltre, a disposizione per ogni altro problema riguardante le utenze che sarà loro segnalato, nell’ottica della massima collaborazione tra la pubblica amministrazione ed il cittadino”. Rassicurazioni insomma. “Qualche errore ci sarà stato – aggiunge l’assessore al Bilancio Donato Toma – ma nella maggior parte dei casi si tratta di contribuenti che non hanno letto bene la bolletta dove c’è scritto, appunto, che l’importo da pagare è relativo a due anni, di conseguenza non può che essere il doppio o comunque più elevato, rispetto a quello che si pagava per una sola annualità. Tanti cittadini hanno ricevuto le fatture in base a letture presunte, perché gli addetti alla lettura dei contatori non sono passati o non hanno trovato i proprietari e questi ultimi pur avendo trovato nella cassetta della posta   il biglietto con cui si chiede di comunicare i consumi non l’hanno fatto e si sono poi visti recapitare bollettini con cifre molto diverse da quelle pagate in precedenza. Inevitabile che agli uffici di Piazza Cuoco si formino lunghe code.
I dipendenti sono sempre a disposizione dei cittadini ma suggerisco di leggere bene le bollette per evitare corse e perdite di tempo. L’emergenza però sta rientrando. E dopo qualche giorno di fuoco anche le polemiche si stanno stemperando. Resta qualche importo da correggere, ma il Comune è a disposizione dei cittadini e siamo pronti a risolvere i loro problemi”.

 

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