Un milione di euro. È questa la cifra che occorre per realizzare il forno crematorio nell’area ‘cimiteriale’ di Campobasso. Un’opera che il Comune realizzerà attraverso il project financing (intervento dei privati), bando che Palazzo San Giorgio ha pubblicato sul sito ufficiale e le cui domande dovranno essere presentate entro le 12 del 26 settembre. Una grande opera per il Comune, la prima in Molise e una delle poche in centro Italia, opera di cui se ne sta parlando già da diverso tempo “di cui mi sono fatto promotore – ha detto il consigliere comunale del Pd Pietro Maio – e per la quale potrebbe essere ricordata questa consiliatura capeggiata da Gino Di Bartolomeo cui vanno comunque i miei ringraziamenti per aver dato corso all’iter burocratico indispensabile per arrivare fin qui”. Scongiuri a parte il forno crematorio, stando alle proiezioni degli esperti, potrebbe rappresentare anche un importante investimento. Fino a qualche decennio fa il numero delle cremazioni erano piuttosto ridotto. I dati però sono in aumento basti pensare che si è passati da circa 3.600 unità del 1987, anno in cui venne introdotta la gratuità della cremazione, alle circa 30.000 del 2000.
Dal 2001 la cremazione è diventata a pagamento, come pure l’inumazione in campo comune. Ma i costi non incidono sul trend che continua a lievitare tanto che da alcuni studi condotti da esperti non si esclude che la cremazione passi dall’attuale 10,3% al 30% nel 2050, se non addirittura al 35%. Tradotto in numeri significa che nel 2050 saranno 178mila le unità che decideranno di farsi cremare contro le 48.837 del 2005. Anche a Campobasso i sostenitori della cremazioni sono tanti, molti dei quali costretti a rinunciare per le procedure e la lontananza degli impianti. I numero futuri sono sì legati a indubbi fattori etico-sociale, ma il trend è aumentato anche a motivi economico-finanziari. E come se non bastasse ad avvalorare le scelte anche la mancanza di loculi, e Campobasso, purtroppo non è l’unico esempio. Secondo i ‘dati’ del Comune all’impianto di Campobasso potrebbe rivolgersi tutta la popolazione molisana. E non solo. Sulla base del bacino regionale cui la struttura si riferisce, il numero di cremazioni potranno arrivare a 511 ma sempre considerando alcune proiezioni si prevede, per gli anni successivi, un tasso di crescita del numero delle cremazioni dell’1%. Insomma Palazzo San Giorgio ‘valorizza’ come può l’investimento che potrebbe rivelarsi un affare anche per le ditte che già operano nel settore, le più probabili destinatarie del bando del Comune.

 

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