Passaggio di consegne e saluti alla Legione. Nella Caserma ‘Frate’ di Campobasso, sede del Comando Legione Carabinieri ‘Molise’ e della Scuola Allievi Carabinieri, si è svolta stamattina, alla presenza del comandante interregionale ‘Ogaden’, Gen. C.A. Franco Mottola, la cerimonia di cambio del comandante della Legione.
Il colonnello t.sfp Vito Paparella è subentrato al generale B. Giovanni Pietro Barbano che ha lasciato il comando della Legione dopo circa due anni di intensa attività.
Davanti ai reparti schierati, ai militari della Legione e a una rappresentanza dell’Arma in congedo, il generale Mottola ha rivolto al generale Barbano, che assumerà il comando del Centro Nazionale Amministrativo di Chieti, un ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto. Al colonnello Paparella, che arriva dall’Istituto di Alti Studi per la Difesa di Roma dopo aver ricoperto l’incarico di Capo di Stato Maggiore del Comando Interregionale ‘Vittorio Veneto’ in Padova, Mottola ha invece indirizzato i migliori auguriper il nuovo e prestigioso incarico.
“Con profonda emozione e riconoscenza – ha detto nel suo discorso il colonnello Paparella – assumo oggi il prestigioso incarico di Comandante della Legione Carabinieri ‘Molise’. In questo delicato compito non sarò solo perché sostenuto dalla vostra significativa collaborazione e, in particolare, da quella della rappresentanza militare, del cui apporto propositivo mi avvarrò costantemente, nell’ambito di un confronto leale e costruttivo finalizzato a individuare le migliori soluzioni alle problematiche, esclusivamente per il benessere del personale. Il nostro primario obiettivo è quello di svolgere un servizio nell’interesse della popolazione, anche in funzione di riconoscerne il ruolo essenziale nella società e di colmare, per quanto ci è possibile, i disagi patiti. L’agire trasparente e integro deve, quindi, costituire esempio e stimolo per chi ci osserva e ci valuta così da indurre tutti in comportamenti virtuosi, caratterizzati da positività e fiducia nello Stato.
Il vostro agire e gli indubbi sacrifici personali, soprattutto di chi opera direttamente sul territorio con encomiabile impegno, saranno sempre sostenuti dalla certezza della comprensione e dal pieno sostegno dei Comandanti a ogni livello”. Parole di affetto verso il Molise e i carabinieri che operano nella Legione sono arrivati anche dal generale Barbano nel suo saluto. “Si tratta di una piccola Legione le cui competenze si estendono su una porzione del territorio italiano ancora contraddistinto dal rispetto di antichi valori e tradizioni e da un assetto geografico costituito da piccoli comuni e borghi, dove risulta esaltato il fondamentale ruolo di presenza e di rassicurazione sociale espresso dall’Arma dei carabinieri. Un ruolo, questo, che i carabinieri del Molise interpretano con quotidiana silenziosa dedizione, nel rispetto dei nostri fondamentali valori, compendiati nella tradizione, che alimenta la virtù militare, della professionalità che, sorretta dalle moderne tecnologie, accresce l’efficienza del lavoro e l’efficacia della risposta, nello spirito di servizio, che arricchisce di significato il compito di dare sicurezza e protezione alle popolazioni. Ed è esattamente questo che i carabinieri del Molise hanno attuato attraverso una incessante quanto aderente attività preventiva e, per quanto necessario in un territorio sostanzialmente sano, mediante una pronta ed efficace azione repressiva, facendo osservare con adeguata fermezza – ma sempre con umanità – il rispetto della legge e l’ordinato svolgersi della vita in questa magnifica terra”.

2 Commenti

  1. Angelo Miele scrive:

    Mi spiace fare una pubblicità negativa alla mia città, ma così stanno le cose: c’è uno scarso senso della legalità e del rispetto del bene comune da parte dei cittadini. E’ una città dove ogni automobilista fa quello che vuole scambiando le strade per la pista di Indianapolis, dove un writer imbratta un muro senza essere punito, dove un padrone di cane non si preoccupa di raccogliere gli escrementi dell’animale, dove un ragazzo butta una cartaccia a terra senza che il genitore lo redarguisca. Siamo allo sbando! Quindi ben venga questa nuova nomina, e l’appello al Colonnello è di andare nelle scuole per recuperare quel senso della legalità di cui si parlava prima, far pattugliare senza sosta il territorio, collaborare con la giunta comunale per un piano di rinascita della città di Campobasso.

  2. Annamaria Palmieri scrive:

    Occorre più pattugliamento delle strade da parte dei Carabinieri e delle altre Forze dell’Ordine. La legalità è latitante nella nostra città, non solo per i furti in aumento, ma per il degrado creato da vandali che non si vogliono punire né denunciare (per chi sa). Un’offesa ingiustificabile al concetto di Senso Civico!

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