carcere.jpg_415368877Blitz degli ispettori ministeriali del Dap, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, nel carcere di Campobasso. I funzionari inviati dal ministro Andrea Orlando da un paio di giorni sono al lavoro all’interno della Casa di Reclusione di via Cavour.

Finora hanno ripercorso le tappe puntualmente descritte anche nelle relazioni e nel dossier dell’Osapp (che in Molise fa riferimento all’ispettore Mauro Moffa). Hanno incontrato gli operatori, gli esperti di formazione, ma hanno anche ascoltato storie di vita vissuta, realtà ordinaria per chi è lì in attesa di uscire dalle mura del penitenziario e provare a ricostruire una vita andata a rotoli.

Da due giorni gli ispettori sono al lavoro. Stanno ascoltando tutti coloro che vivono tra le mura dell’istituto di pena. A loro spetta il compito di verificare puntualmente quanto sta avvenendo e se realmente le ‘anomalie’ denunciate (rivendicate dai detenuti con una sorta di protesta che di notte li vede urlare) sono esistenti.

Un blitz annunciato ma che ha colto di sorpresa per la celerità dei tempi. Ci si aspettava che il Ministero in qualche modo provvedesse a quelle segnalazioni giunte anche dai consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle (Patrizia Manzo e Antonio Federico) e da Italo Di Sabato dell’Osservatorio nazionale contro la repressione, ma non in tempi così rapidi.

Un sopralluogo, che sembra confermare lo sforzo di sindacati e vertici istituzionali per migliorare le condizioni di vita (e di lavoro) all’interno della casa circondariale.

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