La magia del cielo non è solo l’eclissi. E così dopo lo spettacolo dato dalla luna del 20 marzo scorso, osservato da duecento tra ragazzi e bambini in piazza Municipio, il sole torna protagonista al Festival dell’Astronomia e dell’Esplorazione. Domani mattina è in programma un altro appuntamento da non perdere: l’osservazione della stella regina, che avrà luogo dentro e fuori le mura del Castello Monforte. “Una stella chiamata Sole” è il titolo della nuova iniziativa del Festival, nata da un’idea del Centro Italiano sperimentazione e attività radiantistiche (Cisar) di Campobasso. Alle 10 in punto il benvenuto ai curiosi – tutti possono intervenire gratuitamente – che vorranno godersi dal punto più alto della città lo spettacolo del sole osservato in tutta sicurezza attraverso i filtri di quattro diversi telescopi. A illustrare le peculiarità della grande stella gialla, il professor Gianni Di Mauro, docente presso l’Istituto I.I.S. ‘Girolamo Cardano’ di Monterotondo e ricercatore all’Osservatorio astronomico Oag Monti Lepini di Gorga e il dottor Giovanni Lorusso, coordinatore Area di Ricerca Alta atmosfera I.A.R.A. Group presso il Radiotelescopio Croce del Nord di Medicina e ricercatore all’Osservatorio astronomico Oag Monti Lepini di Gorga. Insieme ai responsabili del Festival sarà presente il gruppo del Cisar Campobasso, con il vicepresidente Giuseppe D’Amelio che condurrà tempi e modalità dell’iniziativa.
Il programma. Condizioni meteo permettendo, si procederà con l’osservazione del sole attraverso l’uso di differenti telescopi su varie lunghezze d’onda. Di seguito, il dottor Lorusso interverrà sul tema della genesi del sole e i fenomeni solari, come l’emissione di plasma dalla corona solare, le tempeste solari con l’emissione di particelle e i radio blackout causati dai disturbi della ionosfera terrestre. Altri argomenti trattati: il vento solare, gli effetti collaterali sulla Terra tra i quali la perturbazione dei sistemi satellitari e degli strumenti di navigazione aerea e marittima, i danni alle centrali elettriche e il disorientamento della rotta degli uccelli migratori. Infine, non meno affascinante, la voce del sole.
Intanto entra nella fase decisiva il concorso fotografico ‘Obiettivo universo’, organizzato nel programma del Festival nazionale dell’Astronomia e dell’Esplorazione che terminerà la seconda settimana di maggio. Il Comitato organizzazione della rassegna dedicata al cosmo e alle stelle ha nominato i membri della giuria che, insieme al Maestro Tony Vaccaro, per l’occasione prestigioso presidente della commissione di valutazione, giudicheranno i lavori condivisi, come da regolamento, con l’hashtag #obiettivouniverso sul social network Instagram. Si tratta della giornalista scientifica di Ansa Enrica Battifoglia, tra i maggiori esperti in comunicazione scientifica, al suo fianco un altro grande giornalista italiano: Francesco Rea, responsabile dell’Ufficio comunicazione Inaf (Ente che imprime il suo marchio di qualità sul Festival). Non potevano mancare un altro fotografo – il campobassano Antonio Priston, fotoreporter professionista, autore di numerose mostre e reportage in Italia e all’estero – e un componente del Comitato organizzatore del Festival, Angelo Gargano, ideatore della manifestazione che tanto successo sta ottenendo non solo a Campobasso. I cinque giurati esamineranno le foto del contest. Sono ben 150 i lavori complessivamente condivisi su Instagram, la maggior parte è opera di fotografi non molisani e, in alcuni casi, stranieri. Ciascun partecipante concorre con una sola foto. Molte le opere che ritraggono l’eclissi del 20 marzo scorso e le nebulose. Dal confronto emergeranno i nomi dei tre vincitori.

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